Flop riforme: M5S, Sel e i dissidenti Pd
fanno slittare il voto. Boschi contestata

Flop riforme: M5S, Sel e i dissidenti Pd ​fanno slittare il voto. Boschi contestata

di Alessandra Severini
Il cammino della riforma del Senato prosegue troppo lento per un premier che ama la velocit. L'ostruzionismo di opposizioni (5Stelle, Sel) e dissidenti (fronda Pd) feroce e i quasi 8mila emendamenti rendono lo slittamento del voto sempre pi probabile.





La fibrillazione aumenta con la posizione incerta della Lega, che il governo aveva dato come sicura sostenitrice delle riforme. In aula, dove dovevano cominciare le votazioni, il ministro Boschi viene duramente contestata dai 5 stelle. Lei difende l'azione dell'esecutivo, assicura che “manterremo la promessa di cambiare” e bolla l'accusa mossa al premier di volere una svolta autoritaria come “una bugia e un'allucinazione”.



Boschi mette in conto “una settimana in più”, ma se l'approvazione non arrivasse prima della pausa estiva per Renzi sarebbe una sconfitta. L'inizio delle votazione è slittato ad oggi. Il governo potrebbe ammettere qualche modifica, purchè vi sia l'ok dei due azionisti di maggioranza del Patto sulle riforme: Pd e Forza Italia.



Intanto il ministero del Tesoro accelera sul pagamento dei debiti scaduti della P.A. firmando un protocollo con i soggetti interessati. Non saranno pagati tutti entro quel 21 settembre indicato dal premier, ma si farà di tutto per estinguere l'arretrato (circa 60 miliardi) entro la fine dell'anno. Ad oggi sono stati saldati solo 26 miliardi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 22 Luglio 2014, 14:31
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