Riforme, settemila emendamenti al Senato: resistono frondisti di Pd e FI

Riforme, settemila emendamenti al Senato: resistono frondisti di Pd e FI

di Alessandra Severini
ROMA - Avanti con il patto del Nazareno. Renzi da un lato e Berlusconi dall’altro hanno ribadito lo stesso concetto incontrando i loro parlamentari. E cercato di convincere i dissidenti.





Berlusconi ha chiesto ai suoi di dargli «ancora fiducia» e di «non mettere in difficoltà FI con dichiarazioni pubbliche». Poi ha escluso qualsiasi dibattito. Renzi ha chiesto ai parlamentari dem «lealtà e tempi stretti» esortandoli a fare «poche ferie». Altrimenti, dice il segretario Pd, «si tradiscono gli elettori».



In verità non sembra che i due leader siano riusciti a convincere i ribelli. Prova ne è l’enorme mole di emendamenti presentati alla riforma del Senato. I malpancisti Pd ne hanno presentati 55, quelli di FI quasi 1000, a dimostrazione che vogliono rendere la vita il più possibile difficile alla riforma. In tutto oltre 7.000 le proposte di modifica, tra cui alcune della Lega, che pure aveva appoggiato la riforma disegnata da Pd e FI, e quasi 6mila di Sel. Il duro ostruzionismo rischia di trattenere per giorni il testo in aula, mentre il premier sperava nel voto già questa settimana. Il Movimento 5 stelle ha intanto risposto alla lettera di Renzi e fissato un incontro per domani sulle riforme.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Luglio 2014, 08:13