Alluvione di Genova, Renzi: "Basta polemiche,
pronti 2 miliardi di euro per le emergenze"

Alluvione di Genova, Renzi: "Basta polemiche, pronti 2 miliardi di euro per le emergenze"

di Paola Pastorini
MILANO - Genova fra rabbia, ripulitura e polemiche. La città ha continuato a splalare detriti e a chiedersi perché, ancora una volta, giovedì notte, ci sia stata un’esondazione del fiume Bisagno, un morto da piangere, case e negozi da ricostruire, famiglie sul lastrico.





Ieri la giornata è trascorsa con il lavoro di ripulitura di volontari, forze dell’ordine e Protezione civile. Non si sono fermati nemmeno gli sciacalli: ancora 4 arresti, tutti cittadini dell’Europa dell’Est.



Il premier Matteo Renzi ha parlato per la prima volta su Facebook, elogiando innanzitutto il lavoro degli ’angeli del fango’: «I ragazzi che sorridono spazzando via il fango di Genova sono bellissimi e a loro va il mio grazie», ha scritto. Ribadendo che «non è tempo di passerelle elettorali» (come Beppe Grillo, in città domani) ma di concretezza, ha spiegato che il governo c’è, per «Genova e non solo», con «due miliardi di fondi da impiegare per sanare le ferite del dissesto idrogeologico in tutta Italia». E ancora, agli angeli del fango, ha fatto la promessa: «Userò la stessa vostra determinazione per spazzare via il fango della mala burocrazia, dei ritardi, dei cavilli. Potete esserne sicuri». E ancora: «Adesso tutti a strapparsi le vesti. Ma diciamoci la verità: del dissesto bisogna occuparsi quando non ne parla nessuno non quando ci sono i titoloni in prima pagina che tra poche ore saranno già dimenticati».



Al sindaco Marco Doria, che a Genova c’era, sono toccati i fischi e gli insulti. «Vai a casa»; «verrà il giorno che prenderai schiaffi»; «prendi la pala e pulisci»: il primo cittadino è stato duramente contestato e anche minacciato durante il sopralluogo nelle zone alluvionate. «Me lo aspettavo», ha dichiarato spiegando di essere anche pronto a «dare le dimissioni se servissero nell’immediato a risolvere questi problemi o a accelerare le procedure» per finanziare i lavori. Intanto, oltre a spiegare che domani si affiderà la gara per lo scolmatore del Fereggiano, ha annunciato che per il 2014 sospenderà agli alluvionati Tasi, Tari e Imu.



Anche il governatore ligure Claudio Burlando, nel frattempo, ha annunciato che se riceverà il via libera dall'Avvocatura dello Stato e dal Governo in pochi giorni affiderà «l’opera per la messa in sicurezza del Bisagno», mentre Enrico Musso, consigliere comunale dell’opposizione ed ex candidato sindaco, punta il dito sul paradosso di 4 dirigenti del Comune premiati nel 2014 con denaro tra i 6 mila e i 17 mila euro per il «loro buon lavoro per la sicurezza idrogeologica della città». Intanto, la Protezione civile ligure ha confermato l'allerta 2 (massima) fino a mezzanotte di oggi: a Genova tutto chiuso e ancora tanta paura.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Ottobre 2014, 08:21
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