Niccolò Savarino, vigile ucciso a Milano: appello bis per il complice del rom che guidava

Niccolò Savarino, vigile ucciso a Milano: appello bis per il complice del rom che guidava

di Angela Calzoni
Dopo che il suo amico Remi Nikolic nel gennaio del 2012 aveva travolto e ucciso il vigile Niccolò Savarino, investendolo con un suv intestato a una prestanome, lo aveva aiutato a disincagliare la bicicletta dell’agente dal parafango e a parcheggiare la macchina tra quelle in sosta, nell’inutile tentativo di nasconderla.

Adesso Milos Stizanin, nomade serbo già condannato in primo e secondo grado a 2 anni e 6 mesi per favoreggiamento, rischia una nuova condanna ben più grave per concorso in omicidio. La ragione? La Corte di Cassazione ha disposto un processo d’appello bis. E le carte per lui si mescolano nuovamente.

I giudici, infatti, dovranno valutare la richiesta, già formulata nel primo processo di secondo grado, della Procura generale di Milano di riaprire le indagini e indagare Stizanin per concorso nell’uccisione dell’agente di polizia locale, investito in pieno dal complice 17enne. Nel dicembre 2014, davanti alla Corte d’Appello di Milano, la Procura generale aveva già chiesto di poterlo fare.

La Corte, però, aveva confermato la condanna di primo grado per Stizanin e aveva anche stabilito che l’imputato non dovesse risarcire né il fratello della vittima né il Comune di Milano, che si erano costituite parti civili. Per la Suprema Corte, invece, è tutto da rifare. Al giovane rom che quella sera era al volante del Suv, invece, nell’aprile del 2015 la Cassazione ha confermato la condanna a 9 anni e 8 mesi per omicidio.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Novembre 2016, 10:30
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