Milano, le ronde sfidano Pisapia: "Gireremo
per Porta Venezia fino a settembre"

Milano, le ronde sfidano Pisapia: "Gireremo ​per Porta Venezia fino a settembre"

di Simona Romanò
Tanto rumore per nulla: partite in sordina le ronde fai-da-te a Porta Venezia, assediata dagli eritrei. Primo ”turno” nonostante la bocciatura di Palazzo Marino e il divieto verbale della Prefettura.





I volontari dell'associazione Asscomm, presieduta da Luca Longo (una squadra di una dozzina di uomini con pettorina bianca e l'annuncio «hanno aderito al progetto in 120») si sono dati appuntamento ieri alle 20.30, davanti alla chiesa S. Carlo del Lazzaretto per la «passeggiata civica». Mentre i poliziotti in borghese controllavano da lontano, il gruppo si è mosso da una strada all'altra, con poco seguito, se non i rappresentanti del centrodestra, da Riccardo De Corato (FdI) a Fabrizio De Pasquale(FI). «Tutte le sere fino a settembre effettueremo queste camminate civiche - assicura Longo - per contattare i commercianti, avvicinarsi agli eretrei e capire chi sono, raccogliere le segnalazioni dei residenti, perché il piano sicurezza e accoglienza immigrati è un flop».



A osservarli distaccati, mentre attaccacavano i volantini pro-ronde, gli stessi stranieri.

Intanto, sul fronte immigrazione, ieri erano in trasferta a Roma, per il primo incontro del «Tavolo Milano», gli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Pierfrancesco Majorino (Servizi Sociali). Si è fatto il punto sull'emergenza profughi, dove nelle strutture comunali e nei dormitori sono stati accolti da ottobre oltre 14mila fuggiaschi siriani e un migliaio di eritrei. «Usiamo il Cie di via Corelli, per ora chiuso, per l'accoglienza». Ha suggerito il Comune. L'idea non è bocciata. «Sulla proposta che avanziamo da tempo e che pareva una bizzarria, ora abbiamo registrato un significativo passo avanti - ha scritto su facebook Majorino - È stata giudicata interessante e si verificherà la fattibilita».



Dal governo anche la garanzia che «sosterrà economicamente tutti gli interventi, dall'accoglienza all'assistenza». Soddisfatto Granelli: «È la prima volta che siamo di fronte ad impegni concreti per evitare che Milano continui ad essere lasciata sola».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Luglio 2014, 14:08
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