Quarto Oggiaro, scoperto il self service della droga: dosi nella cassetta della posta -Foto

Quarto Oggiaro, scoperto il self service della droga: dosi nella cassetta della posta
MILANO - Gli agenti del commissariato Quarto Oggiaro, a Milano, lo avevano soprannominato «il self service della droga». Franco Faiella, pluripregiudicato di 42 anni, aveva escogitato un sistema quasi infallibile per spacciare nell'androne del suo palazzo: posizionava le dosi nella cassetta della posta, i suoi clienti citofonavano

dicendo di dover lasciare dei volantini e dopo aver preso la droga lasciavano i soldi. A interrompere il traffico è stata la

solerzia di un'arzilla ultraottantenne che si è presentata in commissariato per segnalare la presenza di una quantità inspiegabile di volantini nel palazzo. Gli agenti si sono incuriositi, si sono appostati per un'ora nel locale ascensore e hanno registrato nove «distributori di volantini» scoprendo così il trucco della cassetta. In casa di Faiella sono stati trovati 50 grammi di cocaina e 150 di hashish.







Il 42enne - pluripregiudicato per rapina, furto e droga - aveva un taser a forma di cellulare, un manganello telescopico d'acciaio, diversi coltelli e un tirapugni con lama incorporata. Faiella, inoltre, è figlio di Donato, noto alle cronache come «il Ringo della Comasina» e in carcere per aver ucciso nel 2009 a Quarto Oggiaro Franco Crisafulli per vecchi rancori.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2015, 18:09
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