Milano, per la fine del Ramadan migliaia
di musulmani al velodromo Vigorelli
di Simona Romanò
E dal palco si sono alternati gli storici rappresenti della comunità musulmana. I credenti, sotto il sole ancora caldo del mezzogiorno, si sono ritrovati a pregare rivolti alla Mecca, ricordando i fratelli di Gaza dove razzi e raid non cessano: «Non dimentichiamo un'invocazione per la Palestina», ha dichiarato Davide Piccardo, coordinatore Caim, prima del sermone dell'iman Mohamed Reda. Forse il momento più solenne, che chiude il mese sacro per l'Islam.
È stato anche letto un messaggio dell'arcivescovo Angelo Scola, mentre Piccardo ha criticato la mancanza di un rappresentante del Comune al Vigorelli: «È festa del 10% dei milanesi, ma il sindaco non c'è». Giuliano Pisapia, però, non si è dimenticato d'inviare il proprio pensiero agli islamici di Milano: «Accogliamo la vostra presenza operosa nella sua dimensione più autentica, quella della fede, che la nostra Costituzione tutela, al pari di tutte le altre». L'amministrazione, quindi, non è stata latitante: l'assessore Francesco Cappelli, con delega al Dialogo interreligioso, ha partecipato alla celebrazioni in via Cambini 26, mentre il collega Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) ha portato il saluto alla Casa della Carità.
Dialogo più che mai aperto. Pisapia, infatti, rilancia: «Il nostro impegno è di dare, pur nelle difficoltà, luoghi di culto degni». E il 4 agosto Majorino incontrerà tutte le comunità religiose di Milano per presentare il bando pubblico in cui sono contenute le aree (quattro o cinque), da dare in concessione a chi (musulmani e non) depositerà progetti consoni per aprire spazi di preghiera.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Luglio 2014, 11:27
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