Rapine e assalti a portavalori: banda di rapinatori in manette, ecco come agivano -Foto e video

Rapine e assalti a portavalori: banda di rapinatori in manette, ecco come agivano -Foto e video
MILANO - Tredici persone arrestate tra Monza e Milano. L’accusa: associazione a delinquere, favoreggiamento personale, porto di armi clandestine, rapina pluriaggravata, ricettazione, sequestro di persona, tentato omicidio, detenzione e spaccio sostanze stupefacenti, nonché detenzione di segni distintivi, in uso alle forze di polizia. Nel mese di ottobre, ricostruiscono i carabinieri, grazie ad intercettazioni di conversazioni, nei confronti di un pluripregiudicato, le investigazioni del Nucleo Investigativo di Monza hanno subìto una ccelerazione.







L'analisi del traffico telefonico e servizi di

osservazione, controllo e pedinamento hanno consentito l'identificazione di vari componenti di un sodalizio delinquenziale, dedito alle rapine in danno di «portavalori» ed altro, documentando inoltre la disponibilità di numerose armi da fuoco da parte della banda.







Da fine ottobre, poi, i Carabinieri sono stati impegnati in un costante monitoraggio del gruppo delinquenziale e, nei pressi dell'ufficio postale di Mariano Comense (Como), il 3 novembre, è stato sventato l'assalto armato ad un furgone

portavalori, individuando anche una base logistica del gruppo, localizzata nella provincia di Varese. Il 4 novembre, nei pressi del Centro Commerciale «Fiordaliso» di Rozzano (MI), è stata sventata un'altra rapina, pianificata nei confronti di un furgone

portavalori. In tale circostanza, considerata, l'evidente spregiudicatezza dei criminali e la loro pericolosità, con un blitz, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza 4 soggetti (di cui uno latitante e che in passato si era reso responsabile dell'omicidio

di un militare dell'Arma per cui veniva condannato all'ergastolo ed a cui veniva in seguito condonata la pena) ed hanno recuperato un ingente quantitativo di armi da fuoco, anche tipo guerra e clandestine, nonché giubbotti anti-proiettile, materiale per il travisamento, sostanza stupefacente e veicoli di provenienza furtiva. Il prosieguo delle indagini ha consentito, il 29 novembre, di arrestare due dei componenti della banda, subito dopo una rapina perpetrata, presso la Sala Scommesse

Snai di Paderno Dugnano, recuperando il denaro asportato (16mila euro circa), nonché altre armi da fuoco, di cui una clandestina. Un ulteriore arresto, in flagranza è avvenuto in 22 dicembre, allorquando venivano sequestrate ancora due armi

da fuoco detenute illegalmente, nonché kg 1,5 di hashish. Le indagini si sono poi concentrate sull'analisi di alcuni episodi delittuosi del passato, risultati attribuibili al sodalizio, col risultato dell'individuazione delle responsabilità, tra cui una rapina aggravata commessa in Svizzera.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Febbraio 2015, 19:08
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