Monza, in manette banda siciliana di rapinatori di banche: traditi dalle tute da muratore -Foto

Monza, in manette banda siciliana di rapinatori di banche: traditi dalle tute da muratore
MILANO - I carabinieri di Monza hanno arrestato cinque palermitani e ne hanno denunciati altri due per alcune rapine compiute nel 2013 in alcune banche nelle province di Monza e Milano. Per i militari, facevano parte di una banda che avrebbe messo a segno quattro colpi, l'ultimo lo scorso 7 febbraio in una banca di Buccinasco quando sette banditi erano stati arrestati. Ad alcuni, già in carcere, sono attribuiti gli altri colpi. La banda del buco oltre dalla comune provenienza siciliana di tutti i componenti, era caratterizzata da una «sfrenata passione» per i Rolex e per colpire usavano tutti i malviventi tute da muratore con cappuccio.







La refurtiva, peró, era costituita anche da contanti o altri oggetti di valore trovati nelle cassette di sicurezza dei caveau in cui penetravano a volte perforando le mura, altre rompendo le grate di condotti di aerazione.

L'episodio decisivo in cui i 5 rapinatori «attivi» sono stati arrestati in flagranza di reato con l'aiuto anche di un elicottero da Orio al Serio, risale al 7 febbraio 2014. Alle 15.30, prima «del solito orario», i 5 sono entrati nella filiale della banca Agricola Mantovana di Buccinasco, in via Lomellina, passando per una finestra divelta la notte precedente e che dava accesso ad un locale archivio posto nel semi-interrato. Gli episodi precedenti, in seguito attribuiti alla banda, sono tre.

Il modus operandi di questa banda del buco prevedeva l'uso di tute da muratore, di vario colore, comprese di cappuccio, che rendeva irriconoscibili i delinquenti. Il travestimento era studiato anche per poi potersene disfare, dopo essersi sporcati con

calcinacci e terra, ed uscire «puliti» fuggendo senza farsi notare. Agivano sempre armati di pistola ma non risulterebbero colpi sparati, tenevano l'arma in alcune borse, mostrandola per intimorire i dipendenti. Dato l'uso di cunicoli o condotti per l'accesso ai caveau, gli obiettivi erano selezionati tra filiali con condomini o edifici adiacenti che permettessero un accesso «facile», sempre in orario pomeridiano, attorno alla chiusura, spesso già in assenza di clienti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Gennaio 2015, 14:24
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