Milano, l'ex fonico dei Modà choc: "Sono malato di pedofilia"
sentenza. «Sono sempre stato un bambino sensibile, dolce e sincero - prosegue - ed ho sempre creduto che ogni cosa che dicevano papà e mamma erano la verità. Per me quello che mi dicevano i miei genitori era la cosa più importante - conclude -,
sono sempre stato buono e volevo conoscere il mondo come tutti». La lettera, scrive il gup, si aggiunge a «dichiarazioni sostanzialmente ammissive di responsabilità» rese durante un interrogatorio condotto dal pm lo scorso 6 giugno. Bovi, che fu tra i fondatori della band dei Modà, avrebbe abusato dei giovani nel 2011, mentre ricopriva il ruolo di educatore in una parrocchia nell'hinterland Milanese.
Le violenze non si sarebbero consumate nella struttura, ma in altri luoghi, come un campeggio in Val d'Aosta nel corso di una gita con i ragazzi dell'oratorio. L'uomo è stato condannato anche per evasione in quanto nel marzo scorso, dopo aver scritto la lettera indirizzata ai genitori, aveva manomesso il braccialetto elettronico mentre si trovava ai domiciliari, si era allontanato da casa e aveva tentato il suicidio vicino alla sala in cui era solito provare con i Modà, a Cernusco sul Naviglio
(Milano), collegando una canna di gomma al tubo di scappamento dell'auto. Il segnale del braccialetto elettronico, però, aveva avvertito i carabinieri che lo hanno salvato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Gennaio 2015, 17:07
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