Maroni indagato: in 91 pagine di interecettazioni il giallo della relazione affettiva

Maroni indagato: in 91 pagine di intercettazioni il giallo della relazione affettiva
MILANO - Ci sono 91 pagine di brogliacci di intercettazioni agli atti dell'inchiesta della Procura di Milano, chiusa ieri, e che vede il Governatore lombardo Roberto Maroni accusato di «turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente» e di «induzione indebita» per presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio spesato a Tokyo a due sue ex collaboratrici. Tra queste telefonate, secondo gli inquirenti, ce ne sarebbero alcune tra Maria Grazia Paturzo, ex collaboratrice di Maroni al Viminale, e la madre che testimonierebbero quella «relazione affettiva» tra la professionista e il Governatore, indicata in uno dei due capi di imputazione formulati dal pm Eugenio Fusco. Maroni, secondo il pm, avrebbe fatto «pressioni» su Christian Malangone, dg di Expo, attraverso il capo della sua segreteria Giacomo Ciriello, affinchè Paturzo fosse inserita nella delegazione della Regione Lombardia per il viaggio a Tokyo e che fosse spesata da Expo, perchè il Pirellone non poteva coprire i costi. Maroni e Paturzo, scrive il pm nell'atto di chiusura, sarebbero stati «legati da una relazione affettiva», e ciò emergerebbe, secondo inquirenti ed investigatori, da alcuni dialoghi al telefono tra Paturzo e la madre e tra la professionista e sua sorella. Diverse altre telefonate tra Paturzo e alcune sue amiche, invece, non sono state depositate negli atti a seguito della chiusura delle indagini (13 faldoni in totale), perchè ritenute dagli inquirenti non penalmente rilevanti.
Paturzo, inoltre, è stata ascoltata a verbale (non è indagata) e avrebbe confermato davanti al pm il «legame affettivo». Nel corso dell'inchiesta, tra l'altro, è stata sentita come persona informata sui fatti anche la portavoce di Maroni, Isabella Votino.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Giugno 2015, 19:14
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