In Lombardia vigilantes armati sui treni: si parte dalla linea Milano-Erba

In Lombardia vigilantes armati sui treni: si parte dalla linea Milano-Erba

di Elisa Straini
Sui treni regionali arrivano i vigilantes armati. I primi due agenti sono entrati in servizio ieri sulla linea Milano-Erba, ma obiettivo di Palazzo Lombardia è quello di avviare nel 2017 un piano straordinario per la sicurezza con circa 300 uomini a regime, a presidiare stazioni e convogli lungo tutte le direttrici di Trenord.

L’operazione però, ha ammesso l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Forte, «non è a costo zero», per portala avanti è previsto un aumento dei biglietti fino al 5% a partire da gennaio. L’ipotesi già ha sollevato le critiche dell’opposizione, con M5S e Pd che hanno annunciato un question time in Consiglio regionale. «Le tariffe sono già state aumentate da Maroni nel 2015, ma il servizio ferroviario invece di migliorare è peggiorato» ha attaccato la consigliera pentastellata Jolanda Nanni, mentre per il consigliere Pd Jacopo Scandella «sicurezza e rinnovo del materiale rotabile sono le priorità, ma occorrono investimenti consistenti e piani credibili».

«Ogni volta che ci sono da prendere provvedimenti concreti per garantire più sicurezza ai pendolari - è la replica dell’assessore - le opposizioni cercano di buttarla in rissa politica quando il tema è aumentare la sicurezza di chi si sposta usando il treno». Anche nel centrodestra però c’è chi frena sul ritocco alle tariffe. Il capogruppo di FdI Riccardo De Corato avverte: «I cittadini devono essere protetti, ma non pagando il servizio con un aumento del biglietto» e invita ad attingere i fondi dal bilancio della Regione. La questione sarà portata in Aula al Pirellone.

Intanto fino a fine anno, in via sperimentale nuovi agenti entreranno progressivamente in servizio oltre che sulla Milano-Erba, anche sulla Milano-Treviglio-Bergamo. Per poter girare armati sui treni dovranno superare un corso coordinato dalla Prefettura. «Non avranno né orari né tratte fisse - ha spiegato l’assessore Sorte - perché è importante che non diano punti di riferimento. Non si tratta di politica populista, ma concreta».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Novembre 2016, 10:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA