Gli imprenditori lombardi: "No allo stadio
nell'area Expo, meglio un polo tecnologico"

Gli imprenditori lombardi: "No allo stadio ​nell'area Expo, meglio un polo tecnologico"

di Simona Romanò
«No allo stadio sull'area Expo a Rho-Pero», perché incompatibile con il progetto della nuova Silicon Valley italiana. Assolombarda ha bocciato ieri un «Meazza bis», costruito dopo l'Esposizione e tanto caldeggiato dal governatore Roberto Maroni, che ha fatto pressing sul Milan.





«Sarebbe una pietra tombale sulla piattaforma di avanzatissime infrastrutture tecnologiche appena realizzata», ha spiegato, al convegno Far volare Milano, Gianfelice Rocca, numero uno dell'Associazione degli industriali, aprendo così una polemica con la Regione. Si rilancia l'idea di Nexpo: il parco tecnologico che, secondo Rocca, «permetterebbe di sfruttare al meglio la piattaforma creata». Assolombarda pensa in grande al dopo-evento: non uno stadio, ma una sorta di Silicon Valley americana, dove hanno la sede i colossi della tecnologia, da Microsoft ad Apple, a Facebook.



«Sarebbe un lascito straordinario di Expo e sarebbe un peccato mortale non sfruttare le eccezionali condizioni infrastrutturali e di digitalizzazione del sito», ha proseguito Rocca. A decidere, tuttavia, saranno gli azionisti Arexpo, fra cui Comune, Regione e Fondazione Fiera. Partito lo studio di fattibilità e avviati i primi contatti con aziende e sponsor. Convinto del piano anche il sindaco Giuliano Pisapia: «Il parco tecnologico è una possibilità da considerare, perché l'area è una delle più avanzate in Europa per tecnologia e innovazione».



La parola all'Università Statale e Politecnico, incaricati d'ipotizzare un dopo-Expo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 09:34
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