Aggredito con acido, no domiciliari per Martina.
Il destino del figlio in arrivo in mano ai giudici

Aggredito con acido, no domiciliari per Martina. Il destino del figlio in arrivo in mano ai giudici
Il pm Marcello Musso si è opposto alla concessione degli arresti domiciliari per Martina Levato, la studentessa già condannata con il compagno Alexander Boettcher, per l'aggressione con l'acido a Pietro Barbini e imputata per altri episodi in un secondo procedimento. I giudici del tribunale del riesame decideranno nei prossimi giorni sulla richiesta della giovane.



Sarà invece il tribunale dei Minori ad occuparsi della sorte del bambino che Martina ha in grembo e che dovrebbe nascere tra qualche giorno. Tre le possibili ipotesi: lasciare il neonato alla madre, ponendo madre e figlio in una struttura alternativa al carcere come l'Icam, affidarlo ai nonni oppure affidarlo a una famiglia per l'adozione. Questione che si porrà in un secondo tempo rispetto a quella sulla quale devono decidere i giudici del tribunale del riesame, chiamati a pronunciarsi sul ricorso di Martina Levato contro una prima decisione del gip che le ha negato i domiciliari. Il pm Marcello Musso ha insistito in particolare sul pericolo di inquinamento delle prove. Martina Levato non era presente in udienza. La decisione nei prossimi giorni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Agosto 2015, 18:15