Acido, "Martina sta cambiando": ecco
le motivazioni della riduzione di pena

Acido, "Martina sta cambiando": ecco le motivazioni della riduzione di pena

di Angela Calzoni
Martina Levato è cambiata e nell'ultimo anno ha avuto «un'evoluzione personale meritevole di attenzione e apprezzamento». 

Lo scrivono i giudici della Terza Corte d'Appello nelle motivazioni della sentenza con cui, il 21 aprile, hanno ridotto a 12 anni la condanna per Martina Levato per l'aggressione con l'acido a Pietro Barbini, mentre hanno confermato quella di 14 anni per l'ex amante Alexander Boettcher. La ragazza è riuscita a rompere «il rapporto con il coimputato» Alexander Boettcher, che aveva su di lei una marcata dominazione. L'ex studentessa bocconiana «ne subiva la fascinazione» e per compiacerlo era pronta a tutto. Anche a cancellare il volto con l'acido ai suoi ex. I giudici sottolineano che «è bene vero che Martina Levato», condannata anche a 16 anni per altri blitz, «segue e si allinea, con piena cognizione e lucidità, alle dinamiche psichiche di Boettcher» accettando anche «azioni estreme, intrise di violenza contro di sé (i tatuaggi, la scarnificazione, la coprofagia) e contro terzi soggetti».

I giudici, però, mettono in luce anche come «la natura degli atti subiti sul proprio corpo» porti «a cogliere un aspetto di marcata dominazione di Boettecher nei confronti della Levato». La ex studentessa della Bocconi «avvertiva la superiorità» anche «estetica e di ordine sociale» del broker e cercava disperatamente di essere all'altezza. Tutti elementi che portano i giudici a differenziare le posizioni dei due ragazzi e a parlare di un disequilibrio nel loro rapporto. Martina, però, si distacca gradualmente» da Alexander, che in un primo tempo aveva difeso, e «offre una confessione sempre più ampia», tirandolo anche in ballo come il regista dei blitz. 

Una maturità che la ragazza dovrà dimostrare anche ai giudici del Tribunale dei minori, nel corso di un'udienza fissata nel carcere di San Vittore, nella speranza di ottenere l'affidamento del figlio.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Luglio 2016, 09:57
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