Yara, alta tensione al processo di Bossetti:
una donna espulsa dall'aula -Foto
ESPULSA UNA DONNA »Le parti si limitino alle domande ammesse, senza commentare. E dal pubblico non devono arrivare brusii o commenti. È l'ultimo avviso, altrimenti le prossime udienze saranno a porte chiuse«. Si è aperta con questo richiamo del presidente della corte Antonella Bertoja l'udienza di questa mattina in tribunale a Bergamo a carico di Massimo Bossetti accusato dell'omicidio di Yara. Il richiamo è arrivato a seguito di quanto avvenuto nella precedente udienza, che era stata infatti sospesa per una discussione tra pm e il consulente della difesa Ezio Denti in merito alle sue qualifiche professionali. »Basta dibattiti e solo domande secche - ha precisato il giudice -: sono inoltre vietate domande ai testimoni su qualifiche personali o qualità morali«. Nel corso del dibattimento una spettatrice sorpresa a commentare è poi stata cacciata dal giudice e identificata dai carabinieri.
SCONTRO SUL FURGONE Al processo a carico di Massimo Bossetti, imputato per l'omicidio di YaraGambirasio, è proseguita questa mattina la deposizione del consulente della difesa Ezio Denti. Al centro del dibattimento le riprese video, nelle quali si vede un furgone che per la procura è quello di Bossetti, mentre per la difesa non è provato sia il suo. Il pm Letizia Ruggeri ha contestato a Denti di aver appreso della procedura di estrapolazione delle immagini delle telecamere da una rivista dei carabinieri. Denti ha rilevato alcune difformità di orari nelle telecamere di una ditta di Brembate Sopra che riprendono il passaggio del furgone Iveco Daily. Si è quindi discusso su una macchia di ruggine, che per la procura conferma che il furgone è quello di Bossetti, ma il perito di parte ha risposto di non poter dire che la macchia sia di ruggine. «Sono pilota di elicotteri e supero la visita medica ogni sei mesi», ha evidenziato Denti. «Io invece sono miope ma la macchia la vedo», ha ribattuto la pm. Quanto poi alle maniglie che proverebbero per la difesa che il cassonato de furgone è diverso da quello dell'imputato, il pm ha sostenuto che non si tratta di una maniglia, bensì della recinzione dell'azienda che oscura in parte la strada.
L'udienza è proseguita con il controesame del pm Letizia Ruggeri a quanto sostenuto dal criminologo Ezio Denti, consulente della difesa. Argomento il 'passò del furgone ripreso dalle telecamere. Denti, come già aveva iniziato a spiegare venerdì scorso, prima che la seduta venisse sospesa, ha sottolineato come sia stato utilizzato da un architetto da loro incaricato, Silver Plachesi, un programma di autocad che calcolerebbe le distanze sulla base di alcuni punti di riferimento. In particolare, la difesa è partita dalle dimensioni di una cassetta che si trova su alcuni modelli di Iveco Daily per arrivare alla conclusione che il furgone ripreso dalle telecamere non sarebbe quello di Bossetti, essendo il mezzo ripreso a 'passo corto' e non 'medio' come l'Iveco dell' imputato. La pm Ruggeri ha invece evidenziato le conclusioni della relazione dei carabinieri del Ris di Parma, secondo la quale il furgone è invece proprio quello di Bossetti. «Le sue misurazioni le può fare chiunque e non hanno alcuna valenza: sono numeri detti a caso». La pm ha anche contestato l'architetto citato da Denti, sostenendo che «non lavora dal 1998». Letizia Ruggeri ha quindi chiesto alla corte che vengano ascoltati anche in aula i periti della Iveco già sentiti dai Ris durante le indagini. La corte si è riservata di decidere.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Gennaio 2016, 11:45
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