Terremoto, scossa di magnitudo 4.3 tra Basilicata e Calabria: "Epicentro a Maratea" -Foto

Terremoto, scossa di magnitudo 4.3 tra Basilicata e Calabria -Guarda
POTENZA - Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 è stata registrata alle ore 13.58 al confine tra Basilicata e Calabria, a una profondità di 270 chilometri, con epicentro a Maratea (Potenza). Secondo quanto si è appreso, non risultano danni a cose e persone.



Tra i Comuni vicini all'epicentro, l'Ingv segnala anche Trecchina, Rivello, Nemoli, Lauria (Potenza) e Tortora (Cosenza).

ASSESSORE MARATEA: "TUTTO TRANQUILLO, POCHI HANNO AVVERTITO LA SCOSSA" «La situazione è tranquilla, la scossa è avvenuta molto in profondità quindi, di fatto, sono poche le persone che l'hanno avvertita». Lo afferma all'Adnkronos l'assessore al Bilancio del Comune di Maratea, Giovanni Esposito, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.3 registrata dall'Ingv proprio con epicentro vicino alla cittadina della provincia di Potenza. Nessuna segnalazione di danni, quindi, anche se come da prassi «è stata allertata la protezione civile».

INGV: "SCOSSA MARATEA NON LEGATA APPENNINO" L'odierna scossa di magnitudo 4.3 a 270 km di profondità registrata sulla costa tirrenica a Maratea (Potenza) alle 13,58 non è collegata ai terremoti del 24 agosto e 26 ottobre che hanno riguardato la fascia appenninica dell'Italia centrale tra Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Lo dice Alessandro Amato, sismologo dell'Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa ha riguardato l'area Sud della Basilicata al confine con la Calabria, con epicentro nella località balneare di Maratea che è l'unico comune lucano ad affacciarsi sul mar Tirreno. Tra i Comuni vicini all'epicentro, l'Ingv segnala anche Trecchina, Rivello, Nemoli, Lauria (Potenza) e Tortora (Cosenza).

Fino a questo momento in nessun Comune sono stati segnalati danni a persone o cose. Quello che si è sentito oggi al confine tra Basilicata e Calabria, spiega Amato, «fa parte del processo di sprofondamento di un pezzo di crosta oceanica dallo Ionio alla Calabria e fino al Tirreno. Parliamo di altra cosa rispetto a quanto sta succedendo sulla dorsale appenninica; è un altro mondo geologico. Anche ieri notte si era verificato un terremoto al centro del mar Tirreno, a 474 km di profondità e di magnitudo più ampia, parliamo di 5.7. Quello di oggi, pur essendo di portata inferiore, è stato però più avvertito dalla popolazione locale perché avvenuto proprio sotto costa».

«Lo sprofondamento della crosta oceanica - aggiunge Amato - produce da sempre continue scosse, come avviene del resto sulla dorsale appenninica, che però in genere non si avvertono se non in presenza di picchi». «Che tra i due processi ci sia una concomitanza - conclude Amato - non significa però che si sia un rapporto di causa ed effetto».

Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Ottobre 2016, 18:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA