Teresa, solo 8 giorni di speranza
il suo cuoricino non ce l'ha fatta

Teresa, solo 8 giorni di speranza: il cuoricino non ce l'ha fatta

di Claudia Borsoi
VITTORIO VENETO - Il suo cuoricino si è fermato dopo soli otto giorni. Aveva poco più di una settimana Teresa, quando giovedì è morta all'ospedale di Padova, dove hanno disperatamente cercato di salvarla. Inutilmente. Era la secondogenita di Lisa e Giulio Pancot. Un vuoto incolmabile quello lasciato dalla piccola. Un dolore che non trova parole e un perché in papà e mamma, che avevano vissuto questi nove mesi di attesa con la gioia nel cuore. Una gioia subito travolta dalla tragica notizia che ieri si è diffusa anche in città.

Lisa e Giulio, con il loro primogenito, abitano a Santa Giustina. La loro abitazione si trova all'angolo tra le vie Marconi e Da Camino, dove pure risiedono i genitori di Giulio: Mario, ex vigile urbano, e la moglie. Una famiglia molto conosciuta e stimata. Un paio di anni fa era nato il primogenito di Giulio e Lisa, un bimbo sano, che ora non aspettava altro che conoscere la sua sorellina. La gravidanza pare sia stata regolare, non ci sarebbero stati cioè dei problemi nel corso dei nove mesi di gestazione. Tutto era pronto, nella famiglia Pancot, per accogliere la loro Teresa.

I problemi si sarebbero manifestati solo al momento del parto, la scorsa settimana, e a quel punto la piccola è stata trasferita d’ugenza al policlinico di Padova per ottenere specifiche cure, risultate però vane. Qui, purtroppo, a otto giorni dalla nascita il cuoricino di Teresa ha smesso di battere. Papà Giulio e mamma Lisa si sono chiusi nel più stretto riserbo. Giulio Pancot lavora come cuoco al Tabialà di Cappella Maggiore, dove è molto stimato ed apprezzato, sia dal punto di vista professionale che umano. Fino a qualche anno fa, insieme alla moglie, aveva gestito la trattoria Alle Colonne di via Oberdan, a Meschio. Poi aveva deciso di cambiare, facendo il cuoco (si era diplomato all’alberghiero) in vari locali del vittoriese, fino all'impiego attuale al Tabialà, dove pure Lisa lavora saltuariamente.

Il nonno della piccola Teresa, Mario Pancot, era stato vigile urbano  a Vittorio Veneto e dopo la pensione insieme alla moglie aveva gestito il lavasecco di Serravalle che si trova in via Petrarca, vicino all'incrocio con via Parravicini. Pur chiusi nel loro riserbo, la notizia della morte della piccola si è diffusa a Serravalle. Non ci saranno epigrafi e la funzione, che si terrà probabilmente lunedì nella chiesa di Santa Giustina, sarà in forma privata.
Don Federico De Bianchi, parroco di Santa Giustina, conosce bene Lisa e Giulio: li ha sposati ed ha battezzato il loro primo figlio. Ora dovrà celebrare il funerale della piccola Teresa. «Ci sono dei genitori che tanto cercano e desiderano un figlio - riflette don Federico -, mentre altri non colgono il valore di questo dono», parole che fanno un esplicito riferimento ai recenti e drammatici fatti di Ormelle.
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Maggio 2016, 18:55
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