Il sindaco leghista: "Profughi portati qui a mia
insaputa, diamo il loro posto ai terremotati"

Il sindaco leghista: "Profughi portati qui a mia insaputa, diamo il loro posto ai terremotati"

di A.P.
A Cene, cittadina a guida leghista in provincia di Bergamo, la segnaletica stradale ultimamente ha modificato il contenuto delle sue indicazioni. Anziché comunicare la presenza di code, ingorghi, cantieri e blocchi stradali, il sindaco Valoti ha pensato di informare la popolazione, attraverso i tabelloni elettronici, di un fatto che ritiene increscioso. 



Alcuni rifugiati, sarebbero infatti ospitati nel territorio del suo comune, senza che a lui ne sia stata data notizia. E da qui la formula di rito, ovvero il classico "a mia insaputa". In un'intervista rilasciata al TgCom 24, Giorgio Valoti specifica poi di non essere stato avviso dal prefetto, in merito all'arrivo dei 60 profughi.

Intanto il sindaco, non contento degli avvisi stradali, si è dato da fare anche in rete con un post su Facebook, nel quale ha proposto di sostituire i migranti con i terremotati, che, a suo avviso, hanno più diritto all'ospitalità:



Valoti insomma dei migranti non ne vuole sapere, la solidarietà secondo i suoi criteri si può rivolgere solo ai cittadini italiani che vivono il dramma del terremoto, e non a chi vive quello di essere fuggito da guerre, povertà, persecuzioni. Chi percorre le strade del bergamasco se ne può rendere conto, basta guardare la segnaletica. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Novembre 2016, 20:00
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