Berlusconi ricoverato tenta la carta del rinvio. I suoi: «Non è un escamotage contro i giudici»
di Claudia Guasco
I PRECEDENTI
Nella primavera del 2013, in pieno processo d’Appello Mediaset, Berlusconi fu ricoverato nell’ospedale fondato da don Verzé per un «offuscamento» visivo: «Uveite», decretarono i medici. Gli avvocati chiesero il rinvio dell’udienza per legittimo impedimento dell’imputato, i giudici ordinarono una visita fiscale e sulla base del referto medico respinsero l’istanza. Questa volta però andrà diversamente: «Non chiederemo rinvii anche se Berlusconi sarà in ospedale», afferma l’avvocato Niccolò Ghedini. Considerata la patologia, comunque, per il ritorno a casa del paziente è questione di ore. Ieri mattina Berlusconi è stato sottoposto a una tac, dall’esame è emersa un’infiammazione della cartilagine del ginocchio sinistro e uno stato di artrosi compatibile con la sua età, riferiscono fonti mediche. Nel frattempo, tra esami e terapie, nella suite da 200 metri quadri che divide con la fidanzata, l’ex premier continua a lavorare. Chiama al telefono in Sicilia i vertici di FI riuniti per nominare i nuovi coordinamenti regionali e si scusa del tono un po’ dimesso: «Sono gli effetti degli antidolorifici». Poi racconta dell’infortunio, di aver sentito molto dolore al ginocchio e della necessità di immediati accertamenti clinici. E ci scherza su: «Visto che sono giovane, in questi ultimi mesi ho abusato del mio fisico e lavorando dalle 7 del mattino fino alle 3 di notte, questo è il risultato...».
LA VISITA DEI FIGLI
Nel primo pomeriggio è arrivata la figlia Marina, poco dopo il figlio Pier Silvio. «L’ho visto benissimo», rassicura prima di filar via in macchina. Il consigliere politico Giovanni Toti gli ha parlato al telefono: «L’ho sentito in mattinata, ha un ginocchio che gli fa male ma non è nulla di grave. E’ sereno e tranquillo, abbiamo discusso del programma per le europee e dei fronti aperti». Certo è che l’infortunio brucia le ultime ore di «agibilità politica» del leader di FI: cancellati tutti gli impegni milanesi di oggi, annullato l’incontro elettorale di lunedì a Torino. E cosa accadrà dopo il 10 aprile? Risponde Renato Brunetta: «Conoscendo Berlusconi, dà il meglio di sé quando è in difficoltà. Quindi tremate tremate, soprattutto i nemici della democrazia, giustizialisti e furbastri. Tremate, tremate».
Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Aprile 2014, 11:22
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