Ucciso da un carabiniere a Napoli, Saviano: "Adesso anche l'Italia ha la sua Ferguson"
«Si farà chiarezza sulle dinamiche - aggiunge Saviano - ma nessuno dirà che Davide è morto perché viveva in un territorio in guerra. E in guerra non ci sono seconde possibilità, ti va sempre male, da qualunque parte tu stia. Tutti buoni, tutti cattivi e tutti morti».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Settembre 2014, 19:40