Accoltellò al cuore il barista:
dopo il perdono anche la libertà

Accoltellò al cuore il barista: dopo il perdono anche la libertà
Silvia Cannavina è tornata in libertà. La cuoca 32enne di Monastier, che si trovava agli arresti domiciliari con l’accusa di tentato omicidio per aver colpito con un coltello il suo datore di lavoro a Roncade, il barista 50enne di Treviso Paolo Andreetta (che aveva subito detto di averla perdonata) è comparsa ieri mattina di fronte al gip Umberto Donà per l'interrogatorio di convalida dell'arresto.







Accompagnata dal suo legale, l'avvocato Ivonne Tanieli, la giovane ha ammesso di aver colpito il datore di lavoro, a differenza di quanto sostenuto la sera del fatto. Incalzata dagli inquirenti, infatti, sarebbe crollata dicendo di aver perso la testa e di averlo accoltellato anche se non intenzionalmente. E il giudice, non ravvisando né l'intenzionalità del gesto né la volontà di far male, e quindi tanto meno quella di uccidere, ha stabilito che potrebbe essersi trattato davvero di un incidente, decidendo così di revocare la misura di custodia cautelare.
Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Marzo 2015, 20:22