Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Il petrolio costa la metà, ma
la benzina no: ecco perché...
1
ROMA - E' notizia di queste ore che il prezzo del petrolio è sceso sensibilmente: circa della metà. Ma, purtroppo il prezzo della benzina non è sceso nello stesso modo. Come mai?
Come si legge su La Stampa, la colpa sarebbe da ritrovarsi nella tasse, vero e proprio flagelloitaliano:
"Il prezzo del petrolio crolla, ma quelli della benzina e del gasolio faticano a adeguarsi al ribasso. Dal primo gennaio dell'anno scorso il greggio ha perso il 53% del valore, mentre i listini della benzina sono stati tagliati soltanto del 14%. Nessuno si aspettava un parallelo -53% della «verde», perché sui carburanti pesano tante tasse che indeboliscono l'effetto del barile; ma un po' più di coraggio non guasterebbe. NomismaEnergia calcola di giorno in giorno il «prezzo ottimale» della benzina e del gasolio, tenendo conto del margine lordo per litro in 24mesi e del prezzo dei carburanti sul mercato internazionale; ne risulta che il prezzo effettivo della benzina in Italia è più alto di 5,9 centesimi di quello ottimale, e sul prezzo del gasolio la differenza (a svantaggio degli automobilisti) è di 6,1 centesimi.
Due precisazioni. I benzinai non hanno la benché minima colpa: i loro margini sono esigui e pesano pochissimo sul prezzofinale. E le compagnie petrolifere, federate nell'Up, contestano i calcoli di Nomisma, perché il Ministero dello Sviluppo stima un prezzo medio dei carburanti un po' più basso; l'Up rivendica che «il prezzo industriale di benzina e gasolio in Italia è sostanzialmenteallineato coi prezzi europei».
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout