La mattanza dei cristiani la notte del 14 aprile l’hanno raccontata in lacrime i superstiti appena sbarcati dalla nave Ellensborg, che li ha raccolti in mare e portati a Palermo. Sul gommone c’era una maggioranza di senegalesi e ivoriani, tutti musulmani, e un gruppetto di nigeriani e ghanesi, cristiani. A metà traversata gli islamici hanno gettato fuori bordo 12 cristiani, subito scomparsi tra i flutti. Il bilancio poteva essere peggiore. Scrive nel verbale la polizia di Palermo: «I superstiti si sarebbero salvati soltanto perché si sono opposti strenuamente al tentativo di annegamento, in alcuni casi formando una vera e propria catena umana». Dopo lo sbarco i carnefici islamici sono stati additati uno a uno: 15 persone, di nazionalità ivoriana, maliana e senegalese, uno ha solo 17 anni. Sono tutti musulmani. Per far scattare le manette il guardasigilli Andrea Orlando ha dovuto firmare la richiesta di arresto, perché i fatti sono accaduti in acque internazionali. I 15 sono stati portati nel carcere di Pagliarelli, con l’accusa di omicidio plurimo aggravato dall’odio religioso.
Non è la sola tragedia che accompagna la nuova ondata di sbarchi che sta mettendo in ginocchio il sistema di accoglienza siciliano. La nave della marina militare “Foscari” è arrivata a Trapani con 586 migranti a bordo: 582 profughi subsahariani, due siriani e due palestinesi. Tra loro molte donne, 10 delle quali incinte, e 50 bambini, sei dei quali in fasce. E nel gruppo quattro superstiti di un barcone affondato con tutto il suo carico umano: 41 migranti sono annegati, e vanno ad aggiungersi alle 400 vittime segnalate due giorni fa nel Canale di Sicilia. Altri profughi sbarcheranno oggi: le navi Fiorillo e Dattilo ne hanno raccolti in tutto 893. I nuovi arrivati saranno distribuiti nei centri di accoglienza tra la Campania e il Veneto.
Quella che si sta consumando in questi giorni nel Mediterraneo è «una vera e propria emergenza umanitaria» ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino. In meno di una settimana sono sbarcate 10mila persone. «L’Italia - ha riconosciuto l’Onu - sta portando un fardello enorme per conto dell’Europa». Che sembra essersene accorta: «La situazione dei flussi migratori nel Mediterraneo è grave e peggiorerà nelle prossime settimane» ha detto un portavoce della Commissione di Bruxelles. Il ministro degli Esteri Gentiloni ha chiesto un rafforzamento dell’operazione Triton.
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Migranti, rissa sul gommone per motivi religiosi: 9 profughi cristiani gettati in mare.Fermati 15 musulmani
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Giovedì 16 aprile 2015
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Aprile 2015, 09:43