«È una storia purtroppo ordinaria, come ne vediamo tante, in cui c'entra il fattore culturale e il conflitto tra una ragazzina nata in Italia e che vuole vivere come le sue amiche e una famiglia "tradizionalista" che impone
la sua educazione con una violenza fisica e soprattutto morale». ha dichiarato il procuratore del Tribunale per i Minori di Milano, Ciro Cascone.
I famigliari si difendono sostenendo che intervenivano sulla figlia con severità solo per il suo comportamento a loro avviso molto riprovevole: non voleva più andare a scuola, rientrava tardi, si vestiva in modo eccessivo.
Di certo però la ragazza è finita in ospedale per contusioni multiple, e per questo ha presentato denuncia. I giudici, in attesa dell'accertamento dei fatti, hanno deciso di affidarla provvisoriamente a una comunità.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Aprile 2017, 17:05
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