Maria, violentata e uccisa: sotto torchio
i genitori e l'amico di famiglia indagato
Il romeno, indagato per la morte della bimba di 9 anni, sua connazionale, ha lasciato da poco la caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita, accompagnato dal suo legale Giovanni Maturo. Il giovane è stato ascoltato per circa tre ore e mezzo. «Ha precisato alcune cose - ha detto il suo legale - e le indagini ora sono a un punto cruciale». La svolta potrebbe arrivare nelle prossime ore con i risultati delle perizie medico-legali disposte dalla Procura di Benevento. Secondo quando riferito ancora dal legale, il giovane ha confermato in toto la sua versione dei fatti, ovvero che ha lasciato la bimba intorno alle 20 davanti alla chiesa di San Salvatore Telesino, dove è stato visto da alcune persone. Intanto in caserma è ancora il papà della piccola che, insieme con la moglie, da ieri mattina viene sentito dagli investigatori per ricostruire le ultime ore di vita della bambina.
«Tutte le piste sono esplorate». Lo ha detto il procuratore di Benevento, Giovanni Conzo, lasciando in nottata la caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita dove è stato sentito il giovane rumeno di 21 anni indagato per la morte e lo stupro di una sua connazionale di 9 anni.
«Per il mio assistito non è mutato il quadro accusatorio». Lo ha detto il legale del giovane romeno indagato per la morte e lo stupro della piccola di 9 anni, trovata morta domenica sera in una piscina di San Salvatore Telesino, nel Beneventano. Il giovane ieri sera è stato convocato in caserma ed è stato sentito per diverse ore.
Anche il padre della bimba uccisa e stuprata domenica scorsa a San Salvatore Telesino ha lasciato da poco la caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita, dove è stato sentito a lungo.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Giugno 2016, 09:20
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