Marco, morto a 9 anni su un campo di calcio:
"Ucciso da una malformazione al cuore"

Marco, morto a 9 anni su un campo di calcio: "Malformazione al cuore". Indagato un medico
PINETO (TERAMO) - L'ultimo saluto al piccolo Marco. Sarebbe una malformazione cardiaca congenita, che ha portato ad una fibrillazione ventricolare impossibile da rendere reversibile, la causa della morte di Marco Calabretta, il bambino di 9 anni di Pineto (Teramo) accasciatosi a terra per un malore ieri pomeriggio, mentre stava giocando a calcio con i compagni sul campo sportivo 'Pavone' del centro costiero abruzzese.







È quanto emerge dalle prime informazioni trapelate dopo l'esame autoptico, eseguito nel pomeriggio e terminato in serata, sul corpo del piccolo all'ospedale di Atri dal medico legale Cristian D'Ovidio. L'autopsia è durata circa cinque ore. A quanto si è appreso, l'esame macroscopico ha consentito di accertare la malformazione cardiaca, mentre ulteriori accertamenti verranno eseguiti sui campioni di tessuto prelevati. Accertamenti che potranno fornire ulteriori risposte.



INDAGATO UN MEDICO Intanto la Procura di Teramo ha iscritto un medico nel registro degli indagati per la morte di Marco: l'ipotesi è di omicidio colposo. Si tratta di un medico sportivo, lo stesso che avrebbe firmato il certificato di idoneità sportiva non agonistica necessario per consentire al bambino, che giocava nei Pulcini del Pineto, di scendere in campo con gli amici.



FUNERALI Oggi a Pineto si svolgeranno i funerali di Marco, che saranno celebrati alle 15 presso la Chiesa parrocchiale di S.Agnese. Nella cittadina abruzzese sarà lutto cittadino e da oggi le bandiere sono a mezz'asta in tutti gli edifici comunali. In segno di lutto, oggi non scenderanno in campo né la prima squadra del Pineto calcio (Eccellenza) né le formazioni giovanili.



LA RICOSTRUZIONE «Durante l'allenamento - ricorda il dirigente del Pineto calcio, Antonio Di Marco - Marco si è avvicinato al mister dicendo che non si sentiva bene, che aveva le vertigini e gli è crollato addosso. Da lì sono subito partite le cure di primo soccorso, perché tra gli istruttori ed accompagnatori all'interno del nostro gruppo abbiamo anche chi ha fatto il corso per l'uso dei defibrillatori, anche chi lavora con il 118, l'ambulanza è arrivata dopo tre, quattro minuti».



Il direttore tecnico del settore giovanile del Pineto calcio, Franco Oddo, ex calciatore e allenatore di varie squadre di serie A e B, ha ricordato che «il certificato medico del bambino scadeva a novembre ma come prassi, nel momento in cui iniziamo la stagione, noi gli facciamo nuovamente la visita medica». «Lui aveva fatto visita medica e elettrocardiogramma che per legge non è obbligatorio. È stato fatto tutto quello che si poteva fare. In questo senso a mio parere la legge è sbagliata, perché prevede l'elettrocardiogramma sotto sforzo solo per chi è sopra i 12 anni. Per me va prescritto per tutti, anche perché possono esserci difetti latenti, nascosti, che si vedono solo attraverso visite molto specialistiche».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Settembre 2015, 09:41
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