"Violentarono l'amica con la droga dello stupro":
due ventenni liberi dopo un anno in carcere

"Violentarono l'amica con la droga dello stupro": ​due ventenni liberi dopo un anno in carcere
PISA - Colpo di scena stamani all'udienza per il processo che vede imputati due ventenne della Valdera, Mattia Rizza ed Edoardo Nieri, accusati di violenza sessuale aggravata dall'utilizzo di Ghb, la cosiddetta 'droga dello stupro', ai danni di una loro amica coetanea, avvenuto la sera del 2 luglio 2014 nella villa del nonno di uno dei due.

I giovani sono stati rimessi in libertà (erano in stato di arresto dal 9 agosto 2014, prima in carcere e poi ai domiciliari) dopo l'audizione dei consulenti medici di accusa e difesa. A dare un colpo apparentemente decisivo alle tesi dell'accusa, è stata Elisabbetta Bertol, medico legale dell'Università di Firenze e consulente della difesa, secondo la quale «non c'è prova che il Ghb sia stato usato e le tracce trovate nelle bottigliette di bibita sono così irrilevanti da poterle considerare uguali al contenuto della stessa sostanza che si trova nelle bottiglie in commercio».



Prima di lei aveva comunque indebolito già molto la tesi della procura anche il consulente dell'accusa Mario Giusiani, medico legale dell'Università di Pisa: «Nel capello - ha detto in aula - non esiste la prova certa dell'assunzione di Ghb da parte dei tre soggetti». Immediata la richiesta di scarcerazione da parte della difesa degli imputati accolti dopo alcuni minuti di camera di consiglio dal giudice Pietro Murano nonostante l'opposizione del pubblico ministero, Aldo Mantovani. Il processo è stato aggiornato al 6 novembre.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2015, 08:47
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