Laudato si', ecco l'enciclica di Papa Francesco:
"Basta sfruttare la Terra e i più poveri"
di Mario Fabbroni
La Lettera ”Laudato si” (titolo dell'Enciclica tratto dall'incipit del “Cantico delle creature”) è stata subito definita ”epocale” perchè rivolta a tutti ed a tutte le religioni (Islam compreso) sul tema della salvaguardia del Creato.
Papa Bergoglio propone infatti il modello di San Francesco, dal quale si impara come siano «inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l'impegno nella società e la pace interiore». Così il Francesco che guida la Chiesa di Pietro rivolge un appello alla «solidarietà universale», per «unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale».
Siamo cresciuti credendoci autorizzati a saccheggiare il pianeta, invece bisogna eliminare le cause strutturali di un'economia che non rispetta l'uomo. Soprattutto da parte di chi ora controlla la tecnologia, perchè è in grado di esercitare «un tremendo potere» e «un dominio impressionante».
Il degrado del pianeta, del resto lo pagano soprattutto i poveri. Durissimo l'affondo: i popoli hanno già «pagato il salvataggio delle banche», non possono «pagare il prezzo della crescita ad ogni costo». Quindi la parola d'ordine di questo manifesto green è «sobrietà».
Chiamati in causa, i banchieri tentano una disperata difesa: «L'Enciclica di Papa Francesco dovrebbe servire come un duro monito per tutti noi sul legame intrinseco tra il riscaldamento climatico e la povertà», commentato il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim. Ma il terromoto è solo agli inizi. Anche perchè l'Enciclica “Laudato si” sarà riproposta via tweet. Per un giorno intero - ha spiegato padre Federico Lombardi, portavoce vaticano - sull'account Pontifex che trasmette i tweet del Papa saranno riproposte le ”frasi-manifesto” in tre lingue: italiano, inglese e spagnolo. Accadrà per tre volte al giorno. »Sarà un piccolo bombardamento», ha scherzato Lombardi.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Giugno 2015, 12:54
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