L'Isis minaccia ancora l'Italia sul web:
"Colpiremo il vostro Paese con i missili"
Si presume sia stato concepito prevalentemente «per popolare il sedicente Stato islamico di nuovi combattenti» ed infatti contiene, tra l'altro, «le istruzioni per raggiungere i campi di combattimento dello scacchiere siro-iracheno».
È nelle pagine conclusive del documento - scrive il sito - che si prefigura un attacco all'Europa, una volta sconfitti «i persiani iraniani» (riferimento agli sciiti). «I tiranni del Maghreb islamico saranno battuti per il 2020» e «i mujaheddin tunisini, libici» e di altre località «si impossesseranno degli arsenali di quei dittatori», delle loro basi e dei loro razzi a lunga gittata. «Ansar al Sharia in Libia e Al Qaeda nel Maghreb Islamico cominceranno a sparare missili verso il cuore dell'Europa, come vendetta per quanto patito dai loro fratelli in Siria».
Il documento, in particolare, prospetta un attacco da tre fronti con «l'accerchiamento dell'Europa» e la sua «cattura» da parte del «Califfato Islamico Globale»: «da ovest (Spagna), dal centro (Italia, Roma) e da est (Turchia, Costantinopoli/Istanbul)», come si legge nella didascalia della piantina. «Se Al Qaeda nel Maghreb Islamico lanciasse missili dalla costa tunisina verso l'Italia la potrebbero raggiungere», si legge. E nel conflitto immaginato dal testo attribuito all'Isis arriverà anche il momento dell'ingresso di truppe di terra in Italia «per appoggiare i musulmani oppressi d'Europa».
Uno scenario di guerra «irrealistico», secondo fonti di intelligence, anche se è preceduto da considerazioni precise e fattuali che lo rendono meno fantasioso. «Sappiamo che Ansar Bayt al-Maqdis nel Sinai (adesso parte dello Stato Islamico) ha contrabbandato missili con Hamas in Palestina qualche anno fa. Quindi - si legge nel documento - avranno dei canali per entrare in possesso di altri missili e per farli consegnare ad altri gruppi armati islamici. Sappiamo che anche Ansar al Sharia, a Bengasi, in Libia, ha preso dei razzi» dagli arsenali di Gheddafi.
«La Tunisia è giusto accanto alla Libia e Al Qaeda nel Maghreb Islamico ha una sua presenza lì. Quando il confine tra Libia e Tunisia sarà crollato ci potrà essere una condivisione di missili».
Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Febbraio 2015, 10:05
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