La Chiesa apre a divorziati e matrimoni civili.
Sinodo: "Rispetto per i gay, ma no alle nozze"

La Chiesa apre a divorziati risposati e matrimoni civili. Sinodo: "Rispetto e accoglienza per i gay, ma no alle nozze"
L'Instrumentum laboris, il testo base per il sinodo d'autunno sulla famiglia, a proposito dei «divorziati risposati civilmente che si trovano in condizione di convivenza irreversibile», afferma che «c'è un comune accordo sulla ipotesi di un itinerario di riconciliazione o via penitenziale,sotto l'autorità del vescovo». Il testo fotografa comunque una serie di differenze di posizioni su tale accordo, e la divisione tra chi vorrebbe l'ammissione ai sacramenti e chi no.



«L'eventuale accesso ai sacramenti - si legge nel testo che sarà la base della discussione dei vescovi nel sinodo d'autunno - dovrebbe essere preceduto da un cammino penitenziale sotto la responsabilità del vescovo diocesano», e «va ancor approfondita la questione, tenendo ben presente la distinzione tra situazione oggettiva di peccato e circostante attenuanti, dato che - afferma il testo citando il canone 1735 del Catechismo della Chiesa cattolica - 'l'imputabilità e la responsabilità di un'azione possono essere sminuite o annullate' da diversi 'fattori psichici oppure sociali'».



ANCHE DONNE NELLA PREPARAZIONE SACERDOTALE «Includere le famiglie, in particolare la presenza femminile, nella formazione sacerdotale»: «la presenza dei laici e delle famiglie anche nella realtà del seminario è segnalata come benefica, perché i candidati al sacerdozio comprendano il valore della comunione tra le diverse vocazioni». Lo afferma il testo preparatorio per il sinodo d'autunno sulla famiglia, analizzando il ruolo della famiglia nella formazione della persona e dei giovani.



GAY Per «le famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale» e per le famiglie «di persone con tendenza omosessuale», «sarebbe auspicabile che i progetti pastorali diocesani riservassero una speciale attenzione» al loro «accompagnamento». Lo afferma l'IL del sinodo. «È del tutto inaccettabile che i pastori della Chiesa subiscano pressioni in questa materia e gli organismi internazionali condizionino aiuti finanziari ai paesi poveri all'introduzione di leggi che istituiscano il 'matrimonio' fra persone dello stesso sesso».



NO A FIGLI PER SE STESSI «A fronte delle situazioni in cui il figlio è voluto talvolta 'per se stessi' e in qualsiasi modo, come fosse un prolungamento dei propri desideri - afferma il testo preparatorio per il sinodo d'autunno sulla famiglia pubblicato oggi in Vaticano - l'adozione e l'affido rettamente intesi mostrano un aspetto importante della genitorialità e della figliolanza, in quanto aiutano a riconoscere che i figli, sia naturali sia adottivi, sono un 'altro da sè' e occorre accoglierli, amarli, prendersene cura e non solo 'metterli al mondo'».



ANSIA DA MATRIMONIO «Molti giovani» hanno «paura di fallire» nel matrimonio, anche a causa «di molti casi di fallimento matrimoniale». Il testo preparatorio per il sinodo sulla famiglia invita a «discernere più attentamente le motivazioni profonde della rinuncia e dello scoraggiamento» e osserva che talvolta le nozze sono un «obiettivo che pur se apprezzato e persino desiderato, appare sproporzionato da un ragionevole calcolo delle proprie forze, o con il dubbio insuperabile a riguardo della costanza dei propri sentimenti».



L'Instrumentum laboris invita la Chiesa a farsi carico con una pastorale adeguata anche della «ansia o addirittura angoscia» «di non poter assicurare» «fedeltà e stabilità dell'amore». «La difficoltà, di per sé superabile - si legge nel documento che sarà la base di lavoro nella sessione del prossimo ottobre del sinodo sulla famiglia - è chiamata in causa come prova della impossibilità radicale. Inoltre - prosegue - a volte aspetti di convivenza sociale e problemi economici connessi alla celebrazione della nozze, influiscono sulla decisione di non sposarsi».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Giugno 2015, 14:07
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