"Calci e pugni tra l'indifferenza", parla
uno dei ragazzi aggrediti al parco -Video
di Oscar De Simone
Non vuole essere ripreso in volto, questo giovane studente, ed il solo ricordo di quella tragica esperienza continua a provocargli un forte stato di agitazione. Ci descrive i momenti precedenti all’aggressione e di come questi ragazzini, hanno cercato di isolarli spingendoli con violenza verso un luogo solitario.
“Ci continuavano a spingere a calci e pugni cercando di isolarci. Uno di loro ha cacciato il tirapugni e con quello ci ha colpiti diverse volte. Abbiamo cercato di scappare e solo il passaggio di un’auto – che loro pensavano fosse della Polizia – li ha messi in fuga. Adesso abbiamo paura e come noi le ragazze che erano in nostra compagnia. Fortunatamente dopo aver avvisato le forze dell’ordine i nostri aggressori sono stati individuati ed assicurati alla giustizia”.
I quattro baby rapinatori adesso, sono accusati di tentata rapina aggravata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere. Intanto però, le conseguenze di questa vicenda hanno profondamente segnato il gruppo di amici.
“Non sappiamo se torneremo mai a studiare al parco. Questa esperienza ci ha segnati profondamente. In questo momento chiediamo solo che non ci siano sconti rispetto alla pena che dovranno scontare”.
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Aprile 2016, 11:36
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