Sannio, bimba violentata e uccisa spunta un altro uomo Video

Maria, violentata e uccisa, spunta un altro uomo: ecco chi è

di Daniela De Crescenzo - Inviata
Maria Ungureanu era viva alle 21,15 di domenica sera. E' una della certezze raggiunte dagli inquirenti che indagano sul giallo della bambina di nove anni violentata e ammazzata a San Salvatore Telesino. Ci sono dei testimoni che sostengono di averla vista a quell'ora nell'area delle giostrine che si trova proprio nel piazzale adiacente al pub e al locale per cerimonie nella cui piscina la bambina è stata trovata morta. Un dato che evidentemente alleggerisce la posizione di Daniela Petru Ciocan, che in quella fascia oraria avrebbe un alibi confermato da più persone. E a migliorare la sua situazione giudiziaria ci sarebbero anche i riscontri sul Gps del suo cellulare e alcune riprese delle telecamere di videosorveglianza, oltre alle testimonianze dei parenti (la sorella, il fratello e la madre) e di alcuni amici.
 
 

Secondo l' avvocato Giovanni d'Occhio, difensore di parte civile dei genitori della bimba, che ieri ha incontrato la coppia, però, la soluzione del caso della bimba uccisa a San Salvatore Telesino, sarebbe nell'accertamento di quanto accaduto nella serata di domenica, tra le 20 e le 21. Secondo Daniel la piccola ha bussato alla sua porta intorno alle 19,30 e lui l' ha lasciata in piazza alle 20: ma più testimoni raccontano che Maria era uscita dalla chiesa alle 19,30 e i genitori sostengono che sarebbe tornata a casa e sarebbe uscita nuovamente solo dopo aver mangiato un panino. Versioni contrastanti. A giudizio del legale, poi, il delitto potrebbe essere opera di più persone.

Al momento il rumeno ventunenne resta l'unico iscritto nel registro degli indagati, anche se i carabinieri del comando provinciale, coordinati dal colonnello Pasquale Vasaturo, starebbero vagliando la posizione di un'altra persona che sarebbe stata vista nelle settimane scorse diverse volte in compagnia della bambina: un uomo che sarebbe già stato ascoltato dai carabinieri di Cerreto Sannita che, guidati dal procuratore di Benevento Giovanni Conzo e dal sostituto Maria Scamarcio. Mercoledì hanno riascoltato Daniel e, per più di tredici ore, Andrea e Marius Ungureanu, i genitori della bimba scomparsa.

Oggi dovrebbero arrivare i primi risultati dei rilievi svolti nei giorni scorsi dal Ris, che, come ha sottolineato il difensore di Daniel, Giuseppe Maturo, potrebbero essere decisivi e servire a scagionare il ragazzo. O a incastrarlo.

Il clima nel paesino beneventano è sempre più teso: il terrore che proprio lì, in quella che sembra un'oasi di pace, si possa nascondere un orco, è ormai palpabile. Si sussurra nei capannelli, si parla tra vicini, anche se all'apparire dei giornalisti scatta la consegna del silenzio. Ma in paese sono in tanti a credere che Daniel, operaio senza un'occupazione fissa, possa non essere il responsabile del delitto.

ASCOLTATI 2 GIOSTRAI NAPOLETANI Tra i tanti testimoni, nelle ultime ore sono stati ascoltati dagli inquirenti nella caserma dei carabinieri di Cerreto Sannita (Benevento) anche due giostrai di Napoli che domenica sera erano in piazza Salvatore Pacelli a San Salvatore Telesino con le loro giostre, proprio a ridosso del resort dove nella vasca della piscina fu rinvenuta priva di vita Maria, la bimba rumena di 10 anni violentata e morta per asfissia da annegamento. Gli inquirenti, con a capo il procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo, stanno vagliando tutte le piste per avere un quadro esatto delle ultime ore di vita della piccola vittima.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Giugno 2016, 18:34