L’aumento maggiore spetta alla Bre.Be.Mi, cioè Brescia-Bergamo-Milano, la nuova autostrada parallela alla Milano-Venezia, poco frequentata perché molto cara e ancora non collegata alla A4, il che ne diminuisce ulteriormente l’utilità; il rincaro è del 7,88%. Restiamo sullo stesso asse ma ci spostiamo ad ovest, perché l’A4 nel tratto Torino-Milano, gestito dalla Satap, aumenterà del 4,6%. Il terzo gradino di questo poco invidiabile podio spetta alla Torino-Savona, i cui pedaggi saliranno del 2,46%.
Troviamo poi la Tangenziale est esterna milanese (Teem), in aumento dell’1,9%. Scendiamo a sud per trovare la Tangenziale di Napoli, rincarata dell’1,76%. Balziamo nuovamente al nord, perché le tangenziali milanesi, gestite da Milano Serravalle, aumenteranno i pedaggi dell’1,5%. La Pedemontana invece sale dello 0,9%. Infine sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia l’aumento sarà dello 0,64%. Viene prolungato di altri 12 mesi l’agevolazione per i pendolari.
Chi usa l’autostrada col Telepass per almeno 20 tragitti al mese, in un raggio massimo di 50 Km, avrà uno sconto del 20%.
I ministeri ogni anno decidono se approvare o meno le richieste di aumento dei pedaggi proposte dalle società di gestione. Generalmente gli aumenti vengono concessi in base agli investimenti effettuati o previsti per la manutenzione e il miglioramento della rete autostradale.
Ultimo aggiornamento: Sabato 7 Gennaio 2017, 09:29
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