«Dalla cartella clinica emerge che dal 21 novembre al 21 dicembre Vincenza Sicari non è stata sottoposta ad alcun trattamento diagnostico o terapeutico presso il Sant'Andrea -ha sottolineato La Leggia-. Il nosocomio di Bari, in cui era precedentemente ricoverata, aveva richiesto una PET total body che è stata realizzata solo il 4 gennaio, quando nonostante la mancanza di una diagnosi è stata dichiarata dimissibile e le viene prescritto un trattamento riabilitativo e un ausilio psicologico. Viene anche richiesto il consenso per acquisire materiale genetico». «Non accusiamo nessuno -ha precisato-, chiediamo solo di fare chiarezza. Oggi andremo in Regione Lazio, a chiedere un trasferimento a Tor Vergata finalizzato a fare tutti gli esami e ottenere finalmente un quadro certo e complessivo della situazione. In cartella clinica non si trovano gli esiti di esami che però risultano fatti in altri ospedali». Sul caso della Sicari si è espresso anche il presidente della Fidal, Alfio Giomi: «Questa vicenda ci ha coinvolti sul piano affettivo.
Oltre me e al segretario generale Fabio Pagliara le sono stati vicino anche tanti rappresentanti della Federazione e dirigenti di società. Abbiamo apprezzato l'atteggiamento professionale del collegio difensivo. Quello che ci auguriamo tutti è che venga dimostrata ancora una volta l'eccellenza della sanità italiana, e si giunga a una diagnosi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Gennaio 2017, 14:29
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