La sedicenne ora sa la versione del fidanzato:
"Pensavo fosse una pistola giocattolo"

La 16enne: "Pensavo fosse una pistola giocattolo"
ANCONA - La 16enne accusata dell'omicidio della madre Roberta Pierini e del ferimento del padre Fabio Giacconi, in coma irreversibile, è venuta a conoscenza solo oggi della versione del suo fidanzato diciottenne Antonio Tagliata, complice dell'omicidio. Il ragazzo avrebbe scaricato su di lei ogni responsabilità.







"PENSAVO FOSSE UNA PISTOLA GIOCATTOLO" «Pensavo che si trattasse di una pistola giocattolo». Lo ha detto davanti al Tribunale dei minorenni la sedicenne accusata di concorso con il fidanzato Antonio Tagliata, 18 anni, dell'omicidio della madre di lei, del tentato omicidio del padre, in coma, e di porto abusivo dell'arma.



Il ragazzo le fece vedere la calibro 9 nell'atrio del palazzo in via Crivelli ad Ancona, ma lei era convinta che fosse un'arma 'finta'.



Invece, ha sostenuto la giovane, sentita per tre ore nell'udienza di convalida del fermo, una volta in casa lui fece fuoco contro i genitori, con lei «impietrita».








"Lei non gli ha detto 'spara, spara" ha riferito l'avv. Paolo Sfrappini. "Scaricare le responsabilità - ha aggiunto - mi sembra un'operazione non molto saggia quando si sono sparati otto colpi". Secondo Sfrappini, i familiari della ragazza, che in questi giorni non ha avuto accesso a Tv, giornali o internet, "non ritengono opportuno rilasciare dichiarazioni per tutelare la minore che ha un futuro e che deve essere tutelata, anche se questa norma è stata calpestata". I difensori hanno chiesto al giudice la permanenza della sedicenne in una comunità protetta. Ma il giudice ha un ventaglio di possibilità: carcere, comunità, oppure permanenza in casa di chi potrebbe ospitarla.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Novembre 2015, 19:10
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