Operaio del cantiere navale va in pensione
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Operaio del cantiere navale va in pensione ​e muore: torna l'ombra dell'amianto
ANCONA - Cantiere navale sotto choc per un'altra sospetta vittima dell’amianto. Eì morto Angelo Linari, 58 anni, originario di La Spezia ma da vent’anni residente ad Ancona. Una malattia l’ha colpito quando è andato in pensione e in pochi mesi lo ha rubato all’affetto dei familiari. Ieri pomeriggio i funerali nella parrocchia del Cristo Divino Lavoratore. Un uomo solare, sorridente, gran lavoratore e sempre presente nelle battaglie sindacali. Lascia la moglie Desirée e i tre figli.







Mesotelioma pleurico: questa la drammatica diagnosi ricevuta quando ha deciso di sottoporsi a controlli per problemi alla respirazione. Un male incurabile, che rappresenta meno dell’1 per cento di tutte le malattie oncologiche e che è strettamente connesso all’esposizione all’amianto. Angelo se ne è andato nel volgere di pochi mesi.



«La sua morte è un altro segnale di un dramma connesso all’utilizzo dell’amianto nella cantieristica navale - sottolinea Marco Bentivoglio, segretario nazionale Fim Cisl -. Angelo è solo l’ultimo di una lunga lista di persone che hanno dato la vita nel cantiere navale di Ancona e che nel loro percorso lavorativo hanno affiancato l’organizzazione sindacale». Linari, infatti, tra il 2000 e il 2008 è stato delegato sindacale della Fim Cisl.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Novembre 2014, 14:35