Allerta sanità, Lorenzin: "In cinque regioni del Sud cure sotto la soglia minima"

Allerta sanità, Lorenzin: "In cinque regioni del Sud cure sotto la soglia minima"

di Valeria Arnaldi
Conti risanati nelle otto regioni in rosso, ossia in piano di rientro o commissariamento, ma, in ben cinque territori, con livelli essenziali di assistenza, nel 2015, «sotto la soglia minima».
È stata il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ieri, a lanciare l'allerta sulla situazione cure nel Paese, sottolineando le mancanze in alcune realtà e, di fatto, il divario tra Nord e Sud. 

A fronte del punteggio minimo fissato in 160, le cinque regioni nelle quali sono evidenti le carenze sanitarie sono, infatti, Calabria, con 147, Molise, con 156, Puglia, 155, Sicilia, 153, e Campania con soli 99 punti. Gli ambiti nelle quali si registrano le principali problematiche sono assistenza domiciliare, numero dei posti letto per l'assistenza residenziale, assistenza ai disabili, coperture vaccinali e screening per i tumori. Così il ministro ripensa il sistema dei commissariamenti. «Credo che dovremmo agire in maniera più mirata. Possiamo per esempio pensare di ridare alle Regioni la capacità decisionale completa. Ma noi come Stato dovremmo tempestivamente intervenire, commissariando le singole aziende sanitarie, a fronte di standard bassi di erogazione dei servizi».

Immediate le repliche de governatori delle regioni interessate. E il governatore pugliese Michele Emiliano corregge i conti: «I dati sono relativi al 2015, ma dal 2016 la Puglia ha lavorato per un Piano che invertisse la rotta: la Regione ha stanziato risorse proprie per circa 70 milioni». Stessa linea per Vincenzo De Luca, presidente Campania: «Il dato è del 2015; ad oggi noi siamo molto più avanti. Dobbiamo continuare così». Il Codacons ha annunciato un esposto alla magistratura contabile per fare chiarezza sulla vicenda. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2017, 09:21
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