Salah, parla il fratello: "Sono convinto che
si sia pentito, abbiamo paura per lui"
«Come famiglia non abbiamo paura, desideriamo che si arrenda, che si consegni per portare le risposte che tutti cerchiamo, preferiamo vederlo in prigione che in un cimitero».
Poi continua: «Credo che i miei fratelli non si siano radicalizzati ma siano stati manipolati». Alla domanda se era o meno loro vicino risponde: «Certo che ero vicino a loro, conversavamo di cose banali, hanno avuto un cambiamento da sei mesi a questa parte ma non preoccupante», ha spiegato Mohamed. «Quando tuo fratello ti dice che ha smesso di bere o che si interessa più di religione, non è necessariamente una cambio radicale», ha detto.
Ultimo aggiornamento: Domenica 22 Novembre 2015, 12:24
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