Nepal, salvato dopo 82 ore sotto le macerie:
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Nepal, salvato dopo 82 ore sotto le macerie: "Ho bevuto la mia urina per sopravvivere"

di Ilaria Del Prete
"Sembra sia sopravvissuto per pura forza di volontà": questa è l'unica spiegazione che il medico che ha visitato Rishi Khanal è riuscito a dare ai giornalisti. Rishi Khanal, 28 anni, è uno dei nomi spuntati dalla lista degli oltre 5000 morti in Nepal, dopo il terremoto di magnitudo 7.9 dello scorso sabato.







Ha resistito tra le macerie di un hotel di Gongabu, alla periferia della capitale, per 82 ore e con tre cadaveri accanto. L'uomo si trovava al secondo di sette piani, il team di soccorritori franco-nepalaese ha forato una parete quando ha sentito una flebile voce chiedere aiuto. Cinque ore dopo Rishi è risorto alla vita. Forse ha una gamba rotta.







"Avevo pochissime speranze, ma da ieri le avevo perse - ha raccontato all'Associated Press -, le unghie erano diventate bianche e le labbra spaccate. Credevo che nessuno sarebbe venuto a salvarmi. Non avevo cibo, e sono stato costretto a bere la mia stessa urina".
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 17:56
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