Parigi, 20enne ucciso al commissariato.
"Vendetta per la Siria"

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di Valeria Arnaldi
Una cintura esplosiva alla vita, poi rivelatasi finta. Una bandiera improvvisata disegnando i simboli dell'Isis su un fogli di carta. Una rivendicazione scritta in arabo, in cui affermava di voler «vendicare i morti in Siria». Ma, soprattutto, il grido ormai divenuto sinonimo di terrore - e terrorismo - “Allah Akbar”, Allah è grande.


Così, un ventenne marocchino, ieri, intorno alle 11.30, ha cercato di introdursi nel commissariato di rue de la Goutte d'Or, nel 18 arrondissement, a Parigi. Ha tentato di aggredire un agente, dicono le fonti ufficiali, ma è stato freddato dai proiettili della polizia prima che potesse tentare materialmente di farlo. Gli indizi d'altronde erano evidenti, secondo il racconto delle forze dell'ordine: l'uomo non aveva documenti, solo un cellulare, e avanzava minaccioso verso gli agenti. Il calendario, forse, con la memoria ancora troppo fresca della strage di Charlie Hebdo, ha sollecitato la sua azione e potrebbe aver influenzato anche la reazione. Una testimone ha dichiarato che l'uomo «non ha avuto in alcun mondo un atteggiamento aggressivo». E ancora: «Ho visto perfettamente quell'individuo avvicinarsi agli agenti schierati all'ingresso. Quelli gli hanno chiesto di indietreggiare lui ha fatto due passi indietro, poi ha ricominciato a camminare verso di loro. Aveva le mani alzate e nessun coltello. Ma la polizia ha aperto il fuoco uccidendolo con tre colpi».



Un giallo che racconta la paura del Paese e torna ad alzare i livelli di allerta.
L'ufficio della Procura ha aperto un'inchiesta per «tentativo di omicidio contro pubblici ufficiali a scopo terroristico». Il caso è stato affidato alla sezione antiterrorismo a seguito di elementi “incontrovertibili”. L'attentatore, identificato attraverso le impronte, si chiamerebbe Alì e sarebbe un pregiudicato noto alle forze dell'ordine, arrestato per furto nel 2013. All'epoca, si dichiarò senza fissa dimora. Ieri, giurava fedeltà all'Isis. La zona è stata subito isolata dagli agenti: nelle fasi più rischiose, ai residenti è stato chiesto di chiudere le finestre e non uscire di casa. Parigi torna a tremare.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Gennaio 2016, 09:37
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