Migranti, la Nato in campo contro i trafficanti.
Gli scafisti di Aylan a processo in Turchia

Migranti, la Nato in campo contro i trafficanti. Gli scafisti di Aylan a processo in Turchia

di Valeria Arnaldi
La Nato scende in campo per la crisi migranti. È stato il segretario generale Jens Stoltenberg ad annunciare l’approvazione di una missione nel Mar Egeo. Saranno Grecia, Turchia e Germania a portare avanti l’operazione militare con l’obiettivo di smantellare la rete di trafficanti di esseri umani. Gli aerei Nato compiranno missioni di sorveglianza e intelligence. «L’obiettivo è aiutare Grecia, Turchia ed Unione Europea a fare fronte al flusso di profughi e migranti e a una situazione molto pesante - afferma Stoltenberg - non si tratta di respingere o rimandare indietro i migranti».

Al momento, la missione si compone di tre unità navali ma sarebbero molti i Paesi disposti a contribuire. Ad essere aumentata sarà anche la sorveglianza lungo la frontiera tra Turchia e Siria, con nuovi mezzi che si aggiungeranno a quelli già presenti nell’Egeo. Rimane alta la tensione con il governo di Ankara sugli appelli Onu per aprire le frontiere alle decine di migliaia di rifugiati siriani. «Non portiamo scritto idioti sulla fronte - è il commento del presidente turco Recep Tayyip Erdogan - non pensiate che gli aerei e i bus siano là per niente. Faremo quel che è necessario».

La Turchia, ha ricordato, ha già accolto oltre due milioni di rifugiati siriani «È una vergogna, è una vergogna. Quanti rifugiati hanno accettato gli altri Paesi? Alcuni 100, altri 300 o 500». Intanto, nel Paese, è iniziato il processo a carico di due sospetti trafficanti di esseri umani, accusati di aver causato il naufragio in cui perse la vita Aylan Kurdi, il piccolo di 3 anni il cui corpo senza vita è diventato un’immagine simbolo della crisi migranti. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 35 anni di carcere.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Febbraio 2016, 09:15
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