Le mummie più antiche del mondo rischiano
la distruzione: tutta colpa del clima
I Chinchorro - le cui le mummie sono quindi le più antiche del mondo e la prima delle quali è stata scoperta nel deserto di Atacama nel 1917 - come ha spiegato l'esperto Bernardo Arriaza riservavano a chiunque nella comunità "senza distinzione di età o di status, questo rito sacro".
Dal secolo scorso sono state dissotterrate centinaia di mummie e molte altre vengono trovate regolarmente. Ma ultimamente è sorto un problema. I campioni - più di 100 sono tenuti in un museo dell'Università di Tarapaca a Arica, in Cile - hanno iniziato a degradarsi.
"La variazione del tessuto si riflette nella comparsa di macchie scure e luminose" ha spiegato Marcela Sepulveda, archeologa dell'Università di Tarapaca. Al chiuso, ha raccontato l'esperta, il cambiamento è stato lento, ma all'aperto le mummie vengono scoperte già danneggiate. Si presume che il motivo di questo sia il cambiamento climatico.
Arica è spesso definita come il posto più asciutto della terra, ma secondo i residenti le cose stanno cambiando. In città, ha precisato Sepulveda, sono aumentate le precipitazioni e l'umidità. Anche l'esperto Christopher Burt ha scritto di arica nel 2013, notando che, nonostante sia famosa per la sua siccità, i rilevamenti meteo dal 1971 al 2000 suggeriscono che c'è più umidità rispetto al solito.
Tuttavia, secondo Ralph Mitchell, microbiologo di Harvard che ha collaborato con i ricercatori cileni per capire cosa stia succedendo alle mummie, questo potrebbe non essere definitivamente appuntabile al cambiamento climatico globale causato dall'uomo. Ma è comunque un cambiamento.
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Marzo 2015, 16:27
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