Marion Le Pen a Benzema: "Sputi sulla Francia, torna in Algeria"

Marion Le Pen a Benzema: "Sputi sulla Francia, torna in Algeria"


Nella Francia dei veleni ci mancava solo la stoccata lepenista. A meno di dieci giorni dall'Euro 2016 non si placano le polemiche sul caso Benzema. A gettare benzina sul fuoco è stata anche Marion-Maréchal Le Pen, la bionda deputata di estrema destra del Front National nonché nipote dell'agguerrita leader del partito, Marine Le Pen. Benzema? «Se non è contento vada a giocare con l'Algeria...», ha scritto in un tweet la rampolla lepenista, riferendosi all'intervista di Benzema pubblicata ieri su Marca.



In quel paginone, il centravanti del Real Madrid travolto dal caso giudiziario legato ai ricatti a luci rosse al compagno di squadra, Mathieu Valbuena, deplorava l'esclusione dai Bleus per l'Euro 2016 tirando in ballo il razzismo. Per lui, infatti, se il ct Didier Deschamps non lo ha convocato, i guai giudiziari non c'entrano, il problema è un altro, e cioè che Deschamps avrebbe ceduto «alle pressioni di una parte razzista della Francia». E giù reazioni indignate, tra cui, appunto, quella della giovane Le Pen: «Nato e formato nel nostro Paese, Benzema è diventato multimilionario grazie a una Francia su cui oggi sputa. È indegno», tuona la più giovane deputata dell'Assemblée Nationale, che in un altro cinguettio riporta una citazione dello stesso Benzema: «L'Algeria è il mio Paese, il mio cuore, la Francia è solo per il lato sportivo». Poi la stoccata finale: «Se non è contento vada a giocare nel suo Paese...».
 
 

Prima ancora di Benzema, ad accusare Deschamps di cedimenti al razzismo era stato Eric Cantona. Intervistato dal Guardian, aveva accusato il ct francese di aver escluso il centravanti del Real ma anche Ben Arfa a causa delle loro «origini nordafricane». Un concetto di cui l'ex stella del Manchester United non sembra affatto pentirsi. Intervistato oggi da Libération Cantona si schiera dalla parte diBenzema: ha tutto il diritto di «porsi delle domande». «Dagli attentati di Charlie Hebdo e all'Hyper Cacher le cose, l'atmosfera, lo sguardo portato sulla comunità maghrebina è cambiato», continua Cantona, aggiungendo: «La sospensione di Benzemadall'équipe de France venne decisa il 10 dicembre, tra i due turni delle elezioni regionali». E allora? «Da Mussolini a Pinochet, passando per i Paesi dell'est, i politici hanno sembra usato il calcio visto che è uno sport di massa». Quanto alla Federcalcio francese «è sotto tutela del ministero dello Sport e due membri del governo, il ministro dello Sport Patrick Kanner e il premier Manuel Valls, hanno chiesto pubblicamente di scartare Benzema dall'Euro». Elementi che per Cantona sono «sufficienti per nutrire dubbi sull'indipendenza delle scelte del mondo sportivo». E poi, rincara King Eric, «dove sono i dirigenti di origine africana o maghrebina?». Di tutt'altro parere Lilian Thuram, l'ex della Juve e dei Bleus da tempo impegnato nella lotta al razzismo. Per lui il motivo dell'esclusione di Benzema sono solo legati ai guai giudiziari. Mentre dall'Austria, dove si trova in ritiro, giunge il secco no comment di Deschamps. «Non ho niente da dire. Sono concentrato sulla competizione e ciò che ci aspetta». «Oggi - ha concluso - c'è gente che non ama l'Equipe de France e che non l'amerà. Non siamo qui per fare l'unanimità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Giugno 2016, 21:56
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