Isis, l'Fbi: "Identificato il boia di Foley e Sotloff".
Allarme per possibili attacchi a Parigi e New York

Isis, l'Fbi: "Identificato il boia di Foley e Sotloff". Allarme per possibili attacchi a Parigi e New York

di Valeria Arnaldi
ROMA - Attacchi imminenti dell’Isis alle metro di Parigi e New York. Un allarme terrificanete per possibili conseguenze solo in fatto di panico, lanciato ieri all’Assemblea Generale dell’Onu dal Primo Ministro iracheno Haider al-Abadi: Ho ricevuto rapporti dettagliati da Baghdad, dove sono stati effettuati alcuni arresti e alcuni gruppi pianificavano attacchi alle metro di Parigi e New York.



La Casa Bianca invita alla calma: «Non ci sono conferme» ma si sta verificando. Una notizia «credibile», secondo al-Abadi. Già il capo della polizia di New York, William Bratton, nelle ultime ore aveva parlato di rischio attentati mai così alto dalle Torri Gemelle. E lo stesso presidente Usa Barack Obama aveva confermato che i raid in Siria erano stati avviati per impedire un piano di attacco ad America e Occidente. Allerta e tensioni comunque si fanno sempre più alti. Come la paura. Ovunque.

Sono stati due allarmi bomba falsi, ieri a Roma e Milano, per rendersene conto. Il piano di attacco, secondo le fonti irachene, sarebbe opera di jihadisti stranieri. Quelli che spaventano di più.



Intanto, il direttore Fbi James Comey ha annunciato che il decapitatore degli ostaggi di Isis James Foley, Steven Sotloff e David Haines, è stato identificato con certezza ma non intende rivelarne il nome. La “caccia” si fa serrata. A Londra 9 persone sono state arrestate con l’accusa di terrorismo. E il premier Cameron ha convocato oggi il Parlamento «per consentire che il Regno Unito partecipi agli attacchi aerei internazionali contro l’Isis».



Cameron ha fatto appello all’Iran: «I leader iraniani possono fornire un contributo per vincere la minaccia». La voce dell’Iran si è fatta sentire nell’allarme del presidente Hassan Ohani, per cui l’obiettivo dell’Isis sarebbe «la distruzione della civiltà». Condanne allo Stato Islamico sono arrivate da oltre 120 ulema sunniti in tutto il mondo: in una missiva al “califfo” dell’Isis, hanno ribadito che il suo Stato vìola i precetti dell’Islam perché compie stragi e persecuzioni di altre comunità religiose. Proprio ieri, l’Isis «ha distrutto completamente» la Chiesa Verde di Tikrit, in Iraq, uno dei più antichi monumenti cristiani in Medio Oriente.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Settembre 2014, 10:49