Isis, allarme dagli Usa: "Il Califfato incassa
un milione di dollari ogni giorno"

Isis, allarme dagli Usa: "Il Califfato incassa un milione di dollari ogni giorno"
WASHINGTON - Un milione di dollari al giorno: questo - secondo il Dipartimento del Tesoro americano - è quanto incassa l'Isis, che dunque è capace di raccogliere ogni mese introiti per decine di milioni di dollari.



«È il gruppo meglio finanziato che si sia mai visto», spiega Matthew Levitt, direttore del programma di antiterrorismo presso il "Washington Institute for Near East Policy", precisando come il Califfato disponga di una potenza economica che nessuna organizzazione terroristica ha avuto in passato.



Parlando alla Cnn, l'esperto ha sottolineato che i jihadisti operano come la criminalità organizzata: la ricchezza viene costruita con il contrabbando del petrolio, soprattutto con operazioni che coinvolgono milioni di barili provenienti dalle raffinerie nel nord dell'Iraq e della Siria.



Con gli introiti realizzati dalla vendita del petrolio sul mercato nero, il Califfato è in grado di rifornirsi di armi e di pagare i suoi miliziani. Nella provincia di Deyr az Zor, la più ricca di risorse energetiche in Siria, l'Isis controlla quattro dei cinque principali giacimenti. In Iraq i giacimenti sotto il controllo dei jihadisti, nelle aree di Tikrit e della provincia di Al Anbar, sono minori rispetto a quelli nel sud del Paese, e a quelli di Kirkuk, ad ovest della regione autonoma del Kurdistan.



L'Isis però non cessa di minacciare le maggiori strutture petrolifere irachene, in particolare il complesso di raffinerie di Baiji, situato 40 chilometri a nord di Tikrit. Levitt spiega che gli introiti dell'Isis provengono dal saccheggio delle banche, come avvenuto a Mosul, in Iraq, nella sede della Banca centrale e in altri istituti di provincia.



«Abbiamo informazioni secondo cui i cittadini di Mosul che vogliono prelevare dei soldi dal proprio conto corrente devono fare una donazione allo Stato islamico», aggiunge l'esperto. Ma il denaro proviene anche dal traffico di antichità, dai rapimenti e dalle estorsioni nei confronti di tutte le persone che vivono nelle zone sotto il controllo dei jihadisti. Infine, il gruppo riceve sostanziose donazioni da simpatizzanti molto facoltosi, provenienti da Paesi come il Qatar o il Kuwait.



«Non dovremmo essere sorpresi», conclude Levitt, ricordando che l'Isis è quello che veniva chiamato Stato Islamico dell'Iraq, Al Qaida in Iraq, organizzazione di Tawhid, organizzazione di Zarqawi: «Sono tutti la stessa cosa, e sempre finanziati principalmente attraverso attività criminali all'interno dei confini dell'Iraq».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 16:41