Iran, via le sanzioni: in cambio Teheran
ridurrà la capacità nucleare. Ira di Israele

Iran, via le sanzioni: in cambio Teheran ​ridurrà la capacità nucleare. Ira di Israele

di Valeria Arnaldi
ROMA - Riduzione dell'arricchimento dell'uranio, riconversione degli impianti, cancellazione graduale e monitorata delle sanzioni. Questi i punti chiave dello storico accordo sul nucleare iraniano, raggiunto ieri a Losanna dai mediatori del “5+1” e dall'Iran.





A dare l'annuncio, il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, affiancata dal ministro degli Esteri iraniano Zarif: «Un passo storico verso un mondo migliore. L'Iran non potrà sviluppare l'arma nucleare». Condivisi i punti fondamentali, ora si lavorerà alla stesura dell'accordo che sarà ultimato entro il 30 giugno. «L'accordo contribuirà alla pace e alla stabilità in Medio Oriente”, ha commentato Ban Ki-moon, segratario generale dell'Onu.



«È una storica intesa - ha dichiarato il presidente Usa Obama -. Se arriveremo a un accordo finale, gli Stati Uniti, i nostri alleati e il mondo saranno più sicuri. Se l'Iran mentirà, il mondo lo saprà». E ancora: «L'accordo raggiunto oggi rappresenta la migliore opzione anche per Israele».



Un messaggio chiaro, diretto al premier di Tel Aviv, Netanyahu, che più volte e fino a poche ore prima dell'annuncio della firma, aveva dichiarato: «Un migliore accordo dovrebbe ridurre le infrastrutture nucleari iraniane e legare la riduzione delle restrizioni sul programma nucleare a un diverso atteggiamento da parte di Teheran». Poi in tarda serata il commento furioso di Israele: «Hanno ceduto ai dettami iraniani, l'accordo condurrà solo alla bomba nucleare di Teheran».



Una riduzione, che secondo l’accordo sarà pari al 66%. «Se l’Iran mentirà - ha ribadito Obama - il mondo lo saprà». Il discorso del presidente Usa è stato trasmesso, per la prima volta nella storia, in diretta sulle televisioni di Teheran. Di diverso tenore il commento della Russia, che ha salutato «il riconoscimento del diritto dell’Iran a un programma per il nucleare ad uso civile».



La dichiarazione congiunta di Losanna prevede la revoca delle sanzioni in funzione del «rispetto dell’impegno» assunto da Teheran, che sarà verificato dalla Aiea, agenzia Onu per il nucleare. Il 30 giugno, secondo quanto specificato dalla Mogherini, l’accordo sarà sancito da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «L’impianto di Fordow - ha aggiunto - sarà convertito in un sito per la ricerca di Fisica». Il reattore ad acqua pesante di Arak sarà modificato. «Le potenze mondiali - ha concluso la Mogherini - aiuteranno l'Iran a ridisegnare e costruire un nuovo reattore ad acqua pesante ad Arak».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2015, 11:29
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