La ragazza ha dichiarato di aver ingoiato accidentalmente il suo Misfit Shine, delle dimensioni di un piccolo orologio da polso, mentre lo teneva in bocca durante una nuotata. Dopo aver atteso 30 ore per vedere se il tracker era in grado di attraversare da solo lo stomaco i medici hanno deciso di intervenire, per evitare che il dispositivo si rompesse esponendo la batteria, la parte più pericolosa.
Il dispositivo, si legge nell'articolo, è stato 'spintò con un endoscopio su per lo stomaco, per poi farlo uscire dall'esofago. «Il dispositivo - concludono i medici - è risultato perfettamente funzionante, nonostante l'acidità dello stomaco e le manipolazioni a cui è stato sottoposto per l'estrazione». Sono diversi gli esempi di oggetti 'stranì ingeriti e descritti dalle riviste scientifiche.
Recentemente sull'International Journal of Surgery Case Reports è stato descritto il caso di un detenuto che ha ingoiato un telefono cellulare, mentre in passato ci sono stati articoli su pupazzetti di plastica, spazzolini, strumenti dentistici.
Nell'1% dei casi, afferma uno degli studi, è necessario un vero e proprio intervento chirurgico per estrarre l'oggetto ingerito.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Maggio 2016, 17:46
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