Esplosione a New York, 29 feriti. Il sindaco di New York, De Blasio: "Non è terrorismo"

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NEW YORK - Un pezzo di carta con qualcosa scritto sopra è stato trovato sulla 27/ma strada vicino al secondo possibile ordigno, la pentola a pressione simile a quella usata per l'attentato alla maratona di Boston. Lo riferisce la Cnn. Intanto la polizia ha lanciato un appello su twitter ai cittadini a 12 ore dall'esplosione che ha creato panico ma nessun morto a Manhattan: «Chiunque abbia informazioni sull'esplosione di Chelsea è invitato a condividerle con gli investigatori». Un video sembra mostrare una persona vicina al luogo dove è avvenuta l'esplosione e gli investigatori stanno cercando di capire se l'individuo è legato alla deflagrazione.
 


«Un atto intenzionale ma al momento non vi sono prove di una connessione terroristica»: è il sindaco di New York, Bill de Blasio, a mettere il primo sigillo all'esplosione avvenuta ieri sera nell'animatissimo quartiere di Chelsea, nel west side di Manhattan, ossia nel cuore della città, dove ha seminato il panico.


Più precisi i pompieri che parlano di "ordigno rudimentale", una bomba, pare, costruita con pentole a pressione. Una deflagrazione che ha causato il ferimento di 29 persone, di cui solo una in condizioni critiche, e riacceso i timori di attentati o provocazioni nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali Usa e alla vigilia dell'assemblea generale dell'Onu. Paure alimentate anche dalla presenza della task force antiterrorismo.
 

Oggi nella Grande Mela è atteso anche il presidente Barack Obama, che al momento dell'esplosione era a Washington ad una cena di gala del Congressional Black Caucus Foundation per onorare Hillary Clinton come prima donna ad ottenere la nomination di un grande partito alla Casa Bianca. Ma sbarcano anche decine di capi di Stato e di governo, che da domani parteciperanno ai lavori delle Nazioni Unite. L'esplosione si è verificata intorno alle 20:30 di ieri ora locale (le 2:30 di oggi in Italia) ma per un pò nessuno ha capito che cosa fosse veramente successo, in un susseguirsi di notizia frammentarie.
 
 

L'unica cosa certa era l'arrivo sulla 23/ma strada di un grande numero di auto della polizia, di ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco.
Poi la zona è stata transennata e isolata dalla quinta all'ottava avenue, mentre alcune linee della metro venivano bloccate e i bus dirottati altrove. Nel frattempo sono arrivati gli agenti dell'Fbi e i funzionari del ministero dell'Interno, insieme alle prime immagini e alle prime notizie di un ordigno esploso dentro o vicino ad un cassonetto delle immondizie. Come quello deflagrato sabato mattina lungo l'itinerario di una corsa podistica di beneficenza a Seaside Park, New Jersey, senza morti o feriti solo perchè lo start è stato ritardato. Subito sono spuntate ipotesi di collegamenti, ma il sindaco de Blasio ha escluso legami tra i due episodi, almeno per ora.

 

A tenere alta la tensione la scoperta di un secondo possibile ordigno sulla 27/ma strada, poco lontano dal primo.  Ai cavi che fuoriuscivano dal coperchio del secondo ordigno ritrovato dalla polizia di New York, una pentola a pressione, era collegato un telefono cellulare. La bomba sarebbe simile, secondo le autorità americane, a quella usata per l'attentato alla maratona di Boston del 2013. Obama, ha reso noto la Casa Bianca, «è stato informato dell'esplosione a New York, la cui causa resta oggetto di indagine». 
Cessato l'allarme per il pacco sospetto che era stato segnalato alla polizia non lontano dal luogo dell'esplosione di ieri sera nel quartiere di Chelsea a Manhattan: secondo quanto scrive in un tweet un giornalista della Cbs New York, si é trattato di una ventiquattrore abbandonata vicino all'incrocio tra la 28ma strada e le quinta Avenue.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Settembre 2016, 09:02
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