Incubo Ebola, primo caso diagnosticato in Usa.
Il paziente è a Dallas: "Tornato da poco dall'Africa"

Incubo Ebola, primo caso diagnosticato in Usa. Il paziente è a Dallas: "Tornato da poco dall'Africa"
ATLANTA - Anche se Barack Obama aveva rassicurato gli americani, il virus Ebola sembra sia sbarcato anche negli Stati Uniti. Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta annuncerà a breve ufficialmente il primo caso di ebola diagnosticato negli Usa. Lo riferiscono fonti di stampa, secondo cui il Cdc terrà una conferenza stampa tra circa mezz'ora, assieme a tre funzionari della sanità del Texas. Il primo caso di Ebola negli Usa riguarderebbe un paziente sospetto che si trovava «in isolamento e sotto stretta osservazione» all'ospedale di Dallas, in Texas. Paziente che avrebbe mostrato tutti i sintomi tipici del virus della febbre emorragica e che di recente avrebbe compiuto dei viaggi nella zona dell'Africa occidentale dove ci sono i focolai del virus. Nelle ultime settimane molti sono stati i casi sospetti che hanno messo in allerta gli ospedali Usa, ma finora tutte le persone esaminate erano risultate negative al virus.



L'APPELLO DI BILL GATES L'epidemia di Ebola in Africa occidentale «è un grande esempio di dove il mondo intero deve unirsi» nella lotta:l'appello è venuta da Bill Gates, il paperon dè paperoni d'America, nello stesso giorno in cui le cifre dell'Unicef hanno calcolato che l'emergenza ha già creato 3.700 piccoli orfani in Liberia, Guinea, Sierra Leone. Un numero tragicamente destinato a raddoppiare in sole due settimane. Ma il miliardario Usa, che ha già elargito ben 50 milioni di dollari tramite la sua fondazione per la lotta alla febbre emorragica, si è detto convinto che con gli Stati Uniti alla guida degli sforzi per bloccare la crisi, «entro 30 giorni le infrastrutture necessarie» saranno già in piedi ove necessario. In una intervista organizzata dal settimanale 'Politico' nel corso di una conferenza a Washington, Gates ha risposto di «non voler azzardare ipotesi» sulla quantità di aiuti necessari a debellare l'ebola, ma ha dichiarato:«La strada da seguire è piuttosto chiara», e la capacità dell'America di contrattaccare «in crisi sanitarie simili è la migliore del mondo».



«Gli Stati Uniti sono leader nell'abilità di mettersi in azione in aree di questo tipo», ha proseguito.E facendo eco a quanto detto dal presidente Barack Obama all'Onu sul considerare la guerra all'ebola «una maratona da avviare con uno sprint iniziale», Gates ha osservato come «i prossimi mesi saranno terribilmente tesi e cruciali».E la possibilità che il virus continui a diffondersi «è una preoccupazione reale». Il fondatore di Microsoft non si è peròunito al coro di critiche sulla lentezza della risposta internazionale all'emergenza,plaudendo invece alla «velocità» con cui il mondo si è preso carico del problema e alla «generosità» dello stesso Congresso Usa. Intanto un altro caso sospetto sta attirando l'attenzione negli Usa, dove una persona è ricoverata all'ospedale di Dallas in Texas per una possibile esposizione al virus. «La persona è in isolamento e sotto osservazione» in attesa dei risultati ei test, ha fatto sapere la clinica. In Liberia le truppe americane hanno iniziato la costruzione delle 17 cliniche per le quali gli USA hanno stanziato 1 miliardo di dollari. E dal Ghana,il nuovo coordinatore degli sforzi contro eboladell'Onu, Anthony Banbury,ha invitato «ad agire il più presto possibile» per evitare la diffusione del virus .



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Ottobre 2014, 12:05
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